Caso Levante, parlano i legali del colonnello Stefano Savo
In relazione all’articolo a firma Luca Fazzo apparso il 25 luglio 2020 sul quotidiano “il Giornale” e “il Giornale.it” dal titolo “Il ruolo opaco dei vertici (già sostituiti dall’Arma) e l’encomio anti spaccio” – “I silenzi del Maggiore Papaleo, ora a Cremona. Ieri rimosso Savo, capo a Piacenza, e altri due”, avente ad oggetto l’indagine giudiziaria condotta della Procura della Repubblica di Piacenza e nota alle cronache col nome di “Odysseus”, i legali del Colonnello Stefano Savo precisano quanto segue.
Il Colonnello Stefano Savo ha ricoperto il ruolo di Comandante Provinciale dei Carabinieri di Piacenza per pochi mesi e, in relazione all’indagine “Odysseus”, mai è stato audito, nemmeno come persona informata sui fatti. Di conseguenza mai è stato “rimosso” dall’Arma che, soltanto su iniziativa e incondizionata disponibilità dell’Alto Ufficiale, ha disposto il suo passaggio all’incarico, altrettanto prestigioso, di Vice Comandante della Legione Carabinieri Umbria.
Il Colonnello Savo, pur consapevole di aver sempre agito per il meglio, soprattutto in una fase di eccezionale impegno quale è stata quella emergenziale legata alla pandemia da Coronavirus, ha ritenuto che quel frangente esigesse trasparenza. Di conseguenza ha scelto volontariamente di mettere a disposizione il suo incarico, la sua persona e la sua famiglia, manifestando un indubbio attaccamento alla Istituzione di appartenenza.
Non corrisponde al vero, inoltre, sia la notizia che il colonnello Savo diede assenso ad un encomio verso i militari della Levante (giacché nel 2017 era in servizio in Veneto), sia che le linee direttive dettate dal Comando Provinciale sotto la reggenza del Colonnello Savo fossero incentrate su dato statistico riguardante il numero di arresti, circostanza documentata dalle fonti le quali, se consultate, evidenziano la linearità, la trasparenza e l’equilibrio del suo operato.
I legali del Colonnello Stefano Savo.
Avv. Cosimo Zaccaria
Avv. Giuseppe Cigarini