Carabinieri, pattuglie con due donne: la replica dell’Arma “Nessun divieto”. Unarma “si preferisce pattuglia mista, redigeremo libro bianco”
Non esiste un divieto nella provincia di Modena né a livello nazionale riguardo all’impiego di donne carabiniere in servizi di controllo del territorio senza la presenza di un collega di sesso maschile. Questa è la dichiarazione del colonnello Antonio Caterino, comandante provinciale dei carabinieri di Modena, che ha risposto alle accuse sollevate dal sindacato Unarma riguardo alla pianificazione dei turni di servizio del personale femminile.
Il sindacato Unarma aveva segnalato la presunta impossibilità di vedere due donne carabiniere operare insieme in servizi di controllo del territorio senza la presenza di un collega di sesso maschile, non solo nella provincia di Modena ma anche in altre province del paese.
Tuttavia, il colonnello Caterino ha smentito categoricamente queste affermazioni, confermando che il personale femminile ha le stesse opportunità sia all’interno che all’esterno delle caserme. Ha evidenziato che nella provincia di Modena, in particolare, non esiste alcun divieto o consuetudine che impedisca l’impiego di due donne carabiniere in una pattuglia. Ha citato esempi concreti, come l’assegnazione di una donna dell’Arma dei carabinieri alla stazione di Fanano e il comando di una donna alla stazione di Concordia.
Il comandante Caterino ha inoltre sottolineato che l’impiego di una pattuglia “mista”, con uomini e donne, può essere considerato positivo, specialmente quando è necessario perquisire una donna. Ha chiarito che la decisione di formare una pattuglia dipende dalle esigenze operative e professionali, non dal genere del personale coinvolto. L’esperienza professionale, piuttosto che il sesso, può fare la differenza nella scelta della composizione della pattuglia.
L’intervento del Comando Generale
A supporto delle dichiarazioni del comandante Caterino, è intervenuto anche il colonnello Michele Roberti, il nuovo capo ufficio stampa del comando generale dei carabinieri. Anch’egli ha confermato che non esiste alcuna discriminazione basata sul sesso nei reparti. Ha sottolineato che la scelta della composizione della pattuglia si basa principalmente sull’esperienza dei carabinieri coinvolti, evitando di affiancare personale meno esperto a colleghi altrettanto inesperti. Ha ribadito che possono essere formate pattuglie con due donne, due uomini o con una combinazione mista, e che la regola del buon senso prevale su presunte norme o consuetudini discriminatorie.
La Replica di Unarma
Leggiamo con soddisfazione quando esposto dal comandante provinciale dei Carabinieri di Modena ovvero, che non esiste circolare che vieta una pattuglia composta da due donne carabinieri, cosa che tra l’altro avevamo scritto anche noi. Continuiamo a pensare però che ci sia una consuetudine nel non segnare di servizio due donne nei servizi di pattuglia. Si preferisce la pattuglia mista (donna e uomo). A tal riguardo Unarma redigerà un memorandum (libro bianco) su tutte le disparità di trattamento che le donne dell’arma subiscono quotidianamente nel loro servizio. Così Antonio Nicolosi segretario generale associazione sindacale Unarma a tutela dei Carabinieri.
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