Sindacati Militari

CARABINIERI ALL’ESTERO: DUE PESI E DUE MISURE SUGLI STRAORDINARI. STESSI DOVERI, DIRITTI DIVERSI

In seguito all’articolo pubblicato ieri da Infodifesa sulla sentenza del TAR Campania relativa agli straordinari dei carabinieri nelle rappresentanze diplomatiche, il Segretario Nazionale USMIA Giuseppe La Fortuna porta alla luce un aspetto ancora più inquietante della vicenda: la discriminazione tra personale MAE e SMD. Non solo il diritto al recupero degli straordinari viene sistematicamente negato, ma emerge un sistema a “doppio binario” che crea disparità inaccettabili tra Carabinieri che svolgono analoghe funzioni all’estero.

“È ora di dire basta a questa ingiustizia”, tuona La Fortuna, promettendo battaglia fino al pieno riconoscimento dei diritti di tutto il personale.

“Mi faccio portavoce di tutti i militari delle Forze Armate che prestano servizio presso le addettanze diplomatiche – sottolinea La Fortuna – dai Carabinieri ai colleghi di Esercito, Marina e Aeronautica, di ogni ordine e grado. È tempo di dire basta a questa ingiustizia”.

USMIA CARABINIERI, LA FORTUNA: “BASTA DISCRIMINAZIONI SUGLI STRAORDINARI ALL’ESTERO”

Giuseppe La Fortuna, Segretario Nazionale USMIA Carabinieri denuncia con fermezza l’inaccettabile disparità di trattamento tra il personale dell’Arma in servizio presso il MAE e quello impiegato presso lo SMD in tema di recuperi compensativi per il servizio all’estero.

La sentenza del TAR Campania (maggio 2024) ha definitivamente smantellato il principio di onnicomprensività, troppo spesso utilizzato come pretesto per negare diritti costituzionalmente garantiti. Il TAR ha ribadito un principio fondamentale: “nel nostro sistema costituzionale, improntato al rispetto della dignità del lavoratore, è inammissibile che un dipendente sia obbligato a prestare attività oltre l’orario senza poter né monetizzare né recuperare le energie psico-fisiche impiegate”. Ma ad oggi, nonostante questo importante principio ribadito dai giudici amministrativi nulla sembra sia cambiato.

È paradossale e discriminatorio che, a parità di servizio all’estero, i Carabinieri del MAE possano beneficiare del recupero compensativo per le ore di straordinario, mentre ai colleghi dello SMD questo diritto venga sistematicamente negato. Una differenziazione che non trova alcun fondamento giuridico e viola palesemente i principi di equità e parità di trattamento.

USMIA Carabinieri rivolge un forte richiamo allo Stato Maggiore Difesa affinché:

  • Si adegui immediatamente eliminando ogni discriminazione tra i militari in servizio presso le Rappresentanze Diplomatiche MAE e SMD
  • Predisponga un sistema oggettivo di rilevazione delle ore di servizio
  • Attivi un piano di recupero delle ore arretrate
  • Eviti ulteriori contenziosi che gravano economicamente sui militari

È tempo che lo Stato Maggiore Difesa si svegli dal proprio letargo amministrativo e riconosca l’evidenza: non esistono Carabinieri di serie A e di serie B. Il diritto al recupero compensativo è costituzionalmente garantito e non può essere calpestato da interpretazioni normative fantasiose né essere soggetto al “doppio binario” MAE-SMD.

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