Carabiniere pestato a sangue per sedare una rissa: non ha diritto neanche a 30 euro di indennità
Pestato da un gruppo di otto stranieri e finito in ospedale in codice giallo per aver cercato di sedare una rissa in un bar di Milano, un maresciallo dei carabinieri del III Reggimento Lombardia non ha ricevuto nello stipendio alcun tipo di risarcimento dall’Arma per quell’intervento che a lui è costato caro. Formalmente non era in servizio e quindi, per l’Arma, dal punto di vista della retribuzione, è come se nulla fosse accaduto. Una vicenda giudicata inaccettabile dal Nuovo sindacato carabinieri, che ha scritto al Comando generale. Il sindacato ha spiegato, infatti, che seppure quella sera del 21 giugno il militare non era “comandato in servizio”, andava comunque considerato tale dal momento che si è fatto avanti qualificandosi per riportare la calma.
La denuncia del sindacato
Il sindacato, che spesso si ritrova a denunciare casi di pestaggi ai danni di carabinieri in servizio, ha sottolineato infatti che “non si sarebbe mai trovato su un letto di ospedale”, dove è rimasto fino alle 11 del giorno dopo, se non avesse risposto all’impegno morale del suo ruolo. Non solo. Come riferito dal Giornale, il carabiniere una volta in ospedale “ha pure dovuto redigere l’annotazione di polizia giudiziaria”. Quindi, di fatto, ha dovuto lavorare. Con l’aggravante di aver perso un’indennità che invece era certa: quella della missione in Val di Susa cui avrebbe dovuto partecipare se non fosse stato ferito.
La rabbia dei colleghi del carabiniere pestato
Secondo quanto riferito ancora dal Giornale.it, sembra che l’Arma abbia avviato per lo meno la procedura per riconoscergli la causa di servizio. Ma lo stesso la vicenda ha generato un forte malumore: non solo nel diretto interessato, che ha informato il sindacato, ma anche nei suoi colleghi. Perché il messaggio che passa è devastante: meglio farsi gli affari propri. “Chi ce lo fa fare?”, si chiedono i militari, sottolineando che il valore economico dell’indennità sarebbe stato irrisorio – 30 euro – mentre il valore simbolico è enorme.