Carabiniere fa sparare 13enne con la pistola d’ordinanza: radiato dall’Arma
Avrebbe messo la sua pistola d’ordinanza in mano a un ragazzino di 13 anni e gli avrebbe permesso di sparare. Una pericolosa bravata, costata la divisa a un carabiniere di 42 anni, originario di Colonnella (Teramo). Il militare infatti è stato radiato dall’Arma e condannato in primo grado a 8 mesi di reclusione dal Tribunale di Teramo.
La vicenda risale all’ottobre 2012, quando l’ex carabiniere, all’epoca ancora in servizio, avrebbe consegnato la sua arma d’ordinanza, una Beretta Calibro 9, al ragazzino. Gli avrebbe permesso di impugnarla e sparare un colpo. Il minore, si legge nel ricorso in Cassazione contro la sentenza d’appello della corte militare, era il fratello della donna che all’epoca il carabiniere frequentava.
Agli atti ci sarebbero anche le foto che ritraggono il ragazzino all’interno della sua auto mentre impugna la pistola e poi in un luogo all’aperto mentre è in procinto di sparare. Ma il carabiniere ha sempre negato ogni addebito. Il giudice di Teramo lo ha condannato a 8 mesi, più 500 euro di multa e altri 2mila da corrispondere a titolo di risarcimento alla famiglia del 13enne che si è costituita parte civile.
Al processo, che si è svolto a porte chiuse, è stato ascoltato come testimone chiave l’allora ragazzino, che oggi è maggiorenne. Anche la storia tra l’ex carabiniere e sua sorella è terminata in maniera poco pacifica: in un altro dibattimento l’uomo è stato condannato in appello a 3 anni e 6 mesi di reclusione, per sequestro di persona e lesioni nei confronti della donna.
Fonte: Leggo – Blitz Quotidiano