Caporale dell’Esercito morto nello schianto all’incrocio al rientro dal mare
Tragedia al rientro dal mare. Ieri pomeriggio verso le sei meno un quarto è morto il caporale Maggiore Q.S. dell’Esercito Giuseppe Rizzello, 46 anni.
Stava rientrando nella sua casa di Cocumola (frazione di Minervino) dove ad attenderlo c’erano la moglie e i due figli. Aveva trascorso la giornata al mare preferito, quello della baia di Porto Miggiano. La morte lo ha atteso mentre in sella alla sua moto è passato da Cerfignano, nella frazione di Santa Cesarea Terme. Uno scontro senza preavviso finito in tragedia, per un padre di famiglia esperto motociclista e stimato per essere una persona seria e riservata.
L’incidente è avvenuto all’incrocio fra le vie San Giuseppe e via Edmondo De Amicis, subito dopo la strada provinciale che collega la frazione al mare. La moto è andata a sbattere contro la fiancata destra di una Volkswagen Up quattro porte, occupata da due turiste.
Un impatto violento che ha scaraventato in avanti il militare in servizio nel reggimento addestrativo della caserma Floriani di Torre Venneri. Giuseppe Rizzello ha perso subito conoscenza. Ma non era svenuto: con l’arrivo dell’ambulanza del 118 è stata constatata la morte. Causata, probabilmente, dallo schiacciamento del torace, quella parte del corpo maggiormente esposta negli incidenti dei motociclisti.
Sono intervenuti i carabinieri della stazione di Poggiardo con la polizia municipale di Santa Cesarea Terme per mettere sotto sequestro i mezzi e ricostruire la dinamica. Poco hanno potuto dire le due ragazze perché sono rimaste sotto shock, ma c’erano alcuni passanti che hanno assistito all’incidente.
Inoltre sono state tenute presenti le direzioni di marcia della moto e della macchina per stabilire quale dei due mezzi avesse la precedenza.
Come prevede il protocollo stilato in Procura sugli incidenti gravi, a parte il sequestro dei mezzi finalizzato ad una eventuale consulenza tecnica sugli stessi e sulla dinamica (che rappresenta poi il momento chiave dell’inchiesta), la conducente della Volswagen Up è stata sottoposta al test per verificare se avesse assunto alcol o sostanze stupefacenti. Per capire, insomma, se la guida possa essere stata condizionata dall’abbassamento della soglia di reazione dei sensi. Stessa procedura della vittima, sempre ai fini processuali.
Si tratta dell’ennesima tragedia della strada di questa estate. Come del resto avviene ogni anno, quando a settembre si contano mediamente fra le 30 e le 50 vittime.