Nella partita immigrazione “siamo il Pronto soccorso”. Il capo della Polizia Gabrielli a fronte della situazione nazionale e con gli ultimi arrivi dalle coste libiche, oltre 1.400, ha detto che in questa partita l’Italia è il “Pronto soccorso”. Qui vengono gestite le emergenze e “lavoriamo su tutto ciò che è relativo ai flussi anche in modo che non comportino delle situazioni di disagio per le popolazioni che ospitano. Ventimiglia da troppo tempo vive in una condizione particolare e gli obiettivi delle persone che migrano sono i più diversi e non si fermano ai confini italiani e vogliono traguardare il Nord Europa. In questo momento abbiamo la chiusura delle frontiere da parte della Francia, dell’Austria e a seguito degli accordi del 2015 le persone che sbarcano sul territorio nazionale vengono identificate. Tutto questo rende molto complicata la situazione. Queste persone vogliono traguardare un mondo migliore ma si devono confrontare con leggi e regole”.
Il terrorismo, la consapevolezza della minaccia le armi per combatterla. La prevedibilità di un attentato è bassa e l’Italia rimane un potenziale obiettivo. Ma questi aspetti non devono determinare il cambiamento per l’intera popolazione. “Noi abbiamo condizioni storiche e sociali che in questa fase ci rendono meno vulnerabili – ha proseguito il capo della Polizia -. Gli attentati di Londra nel 2005 vennero fatti da cittadini britannici di terza e quarta generazione, così è stato negli altri paese colpiti negli anni. La mia ricetta è sempre la stessa: dobbiamo essere consapevoli di essere dentro una minaccia e che gli attentati possano accadere. Tutto ciò richiede uno sforzo continuo perchè non avvenga. Come non esiste il rischio “zero” non c’è nemmeno la sicurezza assoluta. Noi dobbiamo lavorare in modo che le persone vivano la propria vita e devono pretendere che gli apparati di sicurezza svolgano il loro compito”.
Le forze, le specialità della Polizia, gli investimenti. La percezione della sicurezza. Il capo Gabrielli ha fatto anche un passaggio sulla situazione dei corpi di Polizia, i finanziamenti e la fiducia dei cittadini nei confronti dello Stato e della sicurezza. “Nelle ultime due leggi di bilancio – ha detto Gabrielli – c’è stata una sensibile inversione di rotta. Ed è chiaro che la Polizia deve essere dotata di un Corpo che sia all’altezza della minaccia, non solo quella terroristica ma anche quella della criminalità organizzata. I cittadini hanno diritto ad avere una sicurezza adeguata e per questo però ci vogliono finanziamenti. Io auspico che chi abbia responsabilità alle prossime leggi di bilancio abbia l’adeguata sensibilità. Bisogna proseguire affinché i guasti del passato si possano risolvere”.
“Credo – ha concluso – che il problema più grande sia la distanza tra cittadini e istituzioni e dobbiamo impegnarci ad accorciare questa distanza. Bisogna lavorare sul recupero della fiducia nei confronti dello Stato”.