Carabinieri

Campobasso piange Simone: l’Arma, la famiglia, e il silenzio di una tragedia incomprensibile


L’ultimo saluto a Simone Mastrogiacomo
Oggi pomeriggio i funerali del giovane carabiniere. Il dolore di una comunità intera

Campobasso si è fermata oggi, avvolta da un silenzio irreale, per dire addio a Simone Mastrogiacomo, il giovane carabiniere di soli 21 anni che ha deciso di togliersi la vita nei giorni scorsi. I funerali si sono svolti nella chiesa di San Giovanni Battista, gremita di amici, parenti, colleghi dell’Arma e semplici cittadini. Simone avrebbe compiuto 22 anni il prossimo 27 agosto.
Una tragedia che ha lasciato sgomenta un’intera città, senza risposte e con tanti interrogativi ancora aperti.


Il dramma consumato in silenzio
Trovato impiccato nel garage di casa. Inutili i soccorsi

Il giovane militare si trovava in licenza a Campobasso, nella casa di famiglia in via San Giovanni. È lì, nel garage, che si è consumato il gesto estremo. A trovare il corpo è stato uno zio, che ha immediatamente allertato i sanitari del 118, ma per Simone non c’era più nulla da fare.
La Procura ha aperto un fascicolo, ma le cause della morte sono apparse da subito così evidenti da non richiedere l’autopsia. Il mistero più doloroso resta quello delle motivazioni: nessun segnale, nessun campanello d’allarme, nessun elemento che potesse far presagire un gesto simile.


Un carabiniere giovane e promettente
Arruolato da poco, aveva superato i rigorosi test dell’Arma

Simone prestava servizio a Tradate, in provincia di Varese. Era entrato da poco nell’Arma dei Carabinieri. Nulla, raccontano i colleghi e i familiari, lasciava presagire uno squilibrio o una fragilità emotiva.
La sua era la storia di un ragazzo che aveva scelto la divisa con convinzione e determinazione. Proprio per questo il suicidio appare tanto inspiegabile quanto crudele.


Il dolore della famiglia e della città
Cordoglio unanime per una perdita che lacera

A piangerlo oggi ci sono la mamma Giovanna, il papà Gianfranco, il fratello Davide, la sorella Chiara, gli zii Manlio e Gianluigi, la fidanzata Arianna, i parenti e gli amici. Una comunità intera ha voluto stringersi attorno al dolore della famiglia, con centinaia di messaggi di affetto e vicinanza.
Una cerimonia composta, ma intensa, dove il dolore è rimasto sospeso nell’aria, senza bisogno di parole. Campobasso ha perso uno dei suoi figli più giovani e promettenti, e il vuoto lasciato da Simone è difficile da colmare.


Un grido silenzioso dietro la divisa
Il suicidio tra i militari: una ferita ancora aperta

La tragica morte di Simone Mastrogiacomo riaccende i riflettori su un tema troppo spesso taciuto: il suicidio tra gli appartenenti alle forze dell’ordine. Un fenomeno silenzioso, ma allarmante, che solleva domande urgenti sulla salute mentale nei corpi militari.
Serve riflessione, prevenzione, ascolto. Serve un sistema che non lasci soli i suoi uomini, nemmeno quando tutto sembra andare bene. Perché dietro una divisa può celarsi una sofferenza che non urla, ma che può essere letale.


Infodifesa è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale

Cosa Aspetti? Al costo di meno di un caffè al mese potrai leggere le nostre notizie senza gli spazi pubblicitari ed accedere a contenuti premium riservati agli abbonati – CLICCA QUI PER ABBONARTI

error: ll Contenuto è protetto