ANDAVA TROPPO VELOCE: CARABINIERE ALLA SBARRA PER LA MORTE DI UNA PENSIONATA
Rinviato
a giudizio con l’accusa di omicidio colposo. Così ha stabilito questa mattina il gup di Rovigo Pietro Mondaini nei
confronti di un sottoufficiale dell’Arma in servizio in Bassopolesine che
andrà a processo nel gennaio prossimo.
a giudizio con l’accusa di omicidio colposo. Così ha stabilito questa mattina il gup di Rovigo Pietro Mondaini nei
confronti di un sottoufficiale dell’Arma in servizio in Bassopolesine che
andrà a processo nel gennaio prossimo.
Il carabiniere, difeso all’avvocato
Giampietro Berti, deve rispondere della morte di una 74enne, coinvolta in un
terribile incidente stradale alle porte del capoluogo.
Giampietro Berti, deve rispondere della morte di una 74enne, coinvolta in un
terribile incidente stradale alle porte del capoluogo.
I fatti in questione
(leggi
articolo) risalgono al 2 novembre 2013: il militare, a bordo di una Fiat
punto con i colori d’istituto, stava percorrendo con un collega viale Porta
mare per raggiungere Rovigo dov’era atteso per testimoniare a un processo, e
aveva urtato violentemente una Fiat 500 vecchio modello di colore bianco
condotto dalla pensionata, che si era immessa sulla strada principale
propendendo dal centro di Sarzano e senza dare la precedenza. I due carabinieri
se la cavarono con ferite giudicate guaribili in 7 e 10 giorni mentre la povera
donna, dopo un paio di settimane di rianimazione, non ce l’aveva fatta ed era
deceduta.
(leggi
articolo) risalgono al 2 novembre 2013: il militare, a bordo di una Fiat
punto con i colori d’istituto, stava percorrendo con un collega viale Porta
mare per raggiungere Rovigo dov’era atteso per testimoniare a un processo, e
aveva urtato violentemente una Fiat 500 vecchio modello di colore bianco
condotto dalla pensionata, che si era immessa sulla strada principale
propendendo dal centro di Sarzano e senza dare la precedenza. I due carabinieri
se la cavarono con ferite giudicate guaribili in 7 e 10 giorni mentre la povera
donna, dopo un paio di settimane di rianimazione, non ce l’aveva fatta ed era
deceduta.
Decisivo per la decisione del gup il fatto che la
vettura dei militari procedesse a velocità troppo sostenuta, almeno venti
chilometri l’ora oltre il limite consentito.
vettura dei militari procedesse a velocità troppo sostenuta, almeno venti
chilometri l’ora oltre il limite consentito.