Alpini alla prova del fuoco: esercitazione tra tunnel e combattimenti urbani
Il 5° Reggimento Alpini ha concluso positivamente un intenso periodo di due settimane presso il Centro di Addestramento Tattico (C.A.T.) di Brunico, la struttura della Forza Armata deputata all’approntamento e all’addestramento delle unità dell’Esercito.
L’esercitazione “Aquila 6/2024” è stata caratterizzata da una serie di esercizi tattici diurni e notturni, tra cui la reazione a un contatto a fuoco con trattamento di un ferito e la pianificazione e condotta di uno sgombero di un centro abitato da presenze ostili, inseriti in un contesto realistico di warfighting, con operazioni offensive e difensive simulate contro un avversario paritetico in termini di abilità, struttura e tecnologia.
Lo svolgimento è avvenuto in un ambiente di tipo urbano, per sviluppare la capacità dei militari di combattere contro una minaccia proveniente da diverse dimensioni: terrestre, aerea e sotterranea. Quest’ultima viene simulata attraverso tunnel e cunicoli creati appositamente per abituare i soldati ad operare in luoghi angusti, con scarsa visibilità.
“Aquila 6/2024 è stata un’esercitazione realistica, complessa e tecnologica, che si è avvalsa di sensori, simulatori, laser, rilevatori e telecamere, costituendo il primo passo importante del percorso formativo – professionale e valoriale – dei Volontari in Ferma Inziale (V.F.I.) entrati recentemente a far parte del 5° Alpini.
Per i giovani militari è stata l’occasione per accrescere le proprie capacità tecniche e tattiche di specialità, amalgamandosi con gli elementi più esperti, i quali hanno svolto una funzione di guida anche nello sviluppo dello spirito di squadra”, così ha sottolineato il Colonnello Riccardo Venturini al termine dell’esercitazione.