Carabinieri

“Almeno mirate bene”. Procedimento disciplinare per il Maresciallo

Un procedimento disciplinare interno all’Arma dei Carabinieri è stato aperto nei confronti del maresciallo dei carabinieri Stanislao Di Biase che il giorno di Ferragosto, durante la visita di Salvini a Castel Volturno, avrebbe allontanato i contestatori del ministro – «armati» di palloncini d’acqua – dicendo: «Almeno mirate bene». Una frase ripresa da telecamere e finita sul web, diventata presto virale. Come spesso capita sui social.

Avevamo anticipato la notizia l’indomani di quanto accaduto nonostante l’incredulità di molti lettori. Quanto scritto da Infodifesa.it (clicca qui per leggere l’articolo) è stato oggi riportato da Marilù Musto del Mattino.it.

Ora che la vicenda si fa seria si legge sul Mattino.it,  molti colleghi fanno quadrato attorno al maresciallo che tentava solo di placare i contestatori più agguerriti. Il giorno prima della visita del capo del Caroccio in Terra di Lavoro, infatti, era stato creato un gruppo su Facebook «Lancio di gavettoni all’arrivo di Salvini» da oppositori accaniti del leader della Lega.
 

In difesa del maresciallo Di Biase si sono schierati i rappresentanti sindacali: «Le sigle sindacali Silp Cgil Caserta esprimono solidarietà al collega maresciallo dell’Arma dei carabinieri di Castel Volturno – scrivono i sindacalisti – in seguito alla frase che, nei giorni scorsi, lo stesso, dopo essere stato colpito da un gavettone d’acqua, avrebbe pronunciato con un pizzico di ironia per stemperare gli animi surriscaldati dei manifestanti nei confronti del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini».

«Il Ministro non era nemmeno presente – spiegano ancora i sindacalisti, rappresentati dal segretario provinciale Luigi Caiazzo – in quanto impegnato nel comitato per l’ordine e la sicurezza Pubblica nella scuola della Forestale dei carabinieri. Quella del collega carabiniere è stata una riflessione legittima e il fatto che sia stato censurato, sottolinea la necessità e l’importanza dell’esistenza dei sindacati anche nel comparto Difesa per la piena tutela dei propri associati».

Una storia, questa del maresciallo, che ha scatenato sconcerto. Nessuno immaginava – conclude il Mattino – che per una frase si potesse addirittura aprire un procedimento di disciplina.

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