Alloggi Strade Sicure e Risorse Contratto: sindacalista militare sotto procedimento per aver inviato email alla Meloni
Il sindacato ITAMIL Esercito alza la voce contro quello che definisce un “accanimento” nei confronti del suo Segretario Generale, Girolamo Foti.
Al centro della disputa, le segnalazioni inviate da Foti riguardo le condizioni alloggiative dei militari dei militari di strade sicure e le risorse per il rinnovo del contratto.
Le preoccupazioni del sindacato
“Riteniamo importante sottolineare che il diritto di esprimere preoccupazioni legittime riguardo alle condizioni di lavoro dei nostri militari dovrebbe essere accolto con apertura, piuttosto che con misure disciplinari”, si legge nel comunicato diffuso dal sindacato.
Cronologia della controversia
La vicenda ha avuto inizio con l’invio di alcune PEC da parte di Foti al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ai vertici della Difesa. Queste comunicazioni, datate 30 aprile e 18 maggio 2024, hanno portato a richieste di procedimenti disciplinari contro il Segretario, accusato di aver utilizzato toni inadeguati.
Preoccupazioni per i diritti sindacali
ITAMIL Esercito vede in queste azioni un tentativo di limitare i diritti sindacali dei militari: “È fondamentale trovare un terreno comune per garantire il benessere del personale militare e promuovere un dialogo aperto e rispettoso”, afferma il sindacato.
La risposta di ITAMIL
In risposta a questa situazione, ITAMIL ha costituito una task force di professionisti legali per valutare eventuali connessioni tra la decisione del sindacato di abbandonare i lavori con la funzione pubblica e l’attuale situazione di tensione.
Il comunicato fa anche riferimento a una presunta “gogna mediatica perpetrata da alcune sigle che si vantano di avere rapporti diretti con il palazzo”, suggerendo l’esistenza di dinamiche complesse all’interno del panorama sindacale militare.
Solidarietà e sostegno
ITAMIL Esercito ha ricevuto il sostegno di diverse organizzazioni, tra cui EUROMIL, SIAMO Esercito, LRM, SINAM Marina, SIM Marina e SIAM Aeronautica.
Il caso Foti mette a nudo le tensioni tra diritti sindacali e disciplina militare. Mentre ITAMIL Esercito grida all'”accanimento”, i vertici della Difesa sembrano preferire il silenzio all’ascolto. La battaglia per la voce dei militari è appena iniziata, e il campo di questa guerra non convenzionale si estende dalle caserme fino ai palazzi del potere e si consuma con pec e procedimenti disciplinari.
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