Addio a Vincenzo D’Avino, “Calamita di Firenze Nord”: la Polizia e la comunità piangono l’Assistente Capo

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Un uomo, un simbolo, un punto di riferimento

La notizia della scomparsa di Vincenzo D’Avino, 43 anni, Assistente Capo della Polizia di Stato, ha scosso profondamente colleghi, amici e cittadini. Conosciuto e amato da tutti come “Calamita di Firenze Nord”, Vincenzo ha affrontato una lunga malattia con la stessa forza e dignità che lo hanno sempre contraddistinto nel servizio e nella vita privata.

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Il ricordo della Polizia di Stato

La Polizia lo saluta come “uno dei suoi uomini più capaci e valorosi”, sottolineando il legame autentico e fraterno che lo univa all’Istituzione. Non era solo un collega, ma un compagno di vita e di missione. Nel messaggio ufficiale si legge: “Come una Famiglia oggi siamo qui con te”, parole che racchiudono l’affetto e il rispetto guadagnato negli anni.

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Un legame che va oltre la divisa

Nato a Somma Vesuviana, Vincenzo non era soltanto un poliziotto stimato, ma anche un marito, un padre e un amico che ha lasciato un segno indelebile. A piangerlo, la moglie, il figlio Francesco di 13 anni, i familiari e un’intera comunità che lo ricorda come un uomo giusto, generoso e sempre disponibile.

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Il soprannome “Calamita”: forza e calore umano

Per i colleghi era semplicemente “Calamita”: un soprannome che racconta il suo modo di essere, capace di attrarre persone e legami con un sorriso e una battuta, ma anche con la determinazione di chi non si arrende. In un ricordo commosso si legge: “Ha lottato come un leone contro la malattia, ma ha anche riso, cantato, amato con forza. E soprattutto, ha vissuto, insegnando coraggio fino alla fine”.

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L’ultimo saluto

Le esequie di Vincenzo D’Avino si terranno il 4 settembre alle ore 11 presso la Chiesa di Santa Maria del Pozzo a Somma Vesuviana. Sarà l’occasione per l’ultimo abbraccio, per dire addio a un uomo che ha incarnato fino in fondo i valori della Polizia di Stato e dell’umanità.

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