Accuse e Smentite: Il Caso di Vannacci candidato con la Lega e la penale in caso di mancato inserimento in lista
Nelle ultime ore, il panorama politico italiano è stato scosso da una controversia che coinvolge il generale Roberto Vannacci e il partito della Lega. Secondo un servizio trasmesso da “Report”, Vannacci sarebbe stato un candidato alle elezioni europee per la Lega. Tuttavia, il partito ha rapidamente smentito queste affermazioni, definendole “totalmente false” e mettendo in dubbio la credibilità delle fonti di “Report”.
La Lega ha esplicitamente negato qualsiasi accordo con il generale Vannacci, autore del libro “Il mondo al contrario”. Il servizio di “Report” menzionava una penale di “due-trecentomila euro” nel caso Vannacci non fosse stato incluso nella lista dei candidati. In risposta, la Lega ha rilasciato una dichiarazione critica nei confronti del programma, suggerendo che le fonti utilizzate da “Report” potrebbero essere le stesse di altre inchieste precedentemente screditate, come quella relativa ai “presunti finanziamenti russi” al partito.
La controversia fa anche riferimento all’indagine archiviata per corruzione internazionale che riguardava Gianluca Savoini, ex portavoce del leader leghista Matteo Salvini, accusato di aver cercato finanziamenti russi durante un incontro all’hotel Metropol di Mosca.
Nel frattempo, l’ex maresciallo Domenico Leggiero ha rivelato che la candidatura di Vannacci sarebbe stata proposta anche al ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha tuttavia negato. In un’intervista recente, Vannacci ha lasciato aperta la possibilità di una futura candidatura politica, alimentando ulteriori speculazioni. Nel frattempo, ospite dell’AdnKronos, il ministro Crosetto non si sbilancia sui tempi di conclusione del procedimento disciplinare interno a cui Vannacci è sottoposto per aver “leso il prestigio” dell’Esercito: “Le istituzioni non si muovono in relazione alle elezioni, e mai lo farebbe una Difesa guidata da me, mai detterò i tempi alla commissione. Ci sono tempi tecnici, c’è una inchiesta formale e non mi permetterei mai di sollecitare la cosa” dice in risposta alla domanda se l’esito dell’inchiesta potrebbe arrivare dopo le Europee. “Non ho idea dei tempi, so che farà il suo corso e che lui avrà la possibilità di difendersi e l’Esercito di dire perché ha sollevato dei problemi. Nel frattempo Vannacci – il garantismo c’è ed è fino alla fine -, è un generale e quindi ha avuto un incarico di Capo di stato maggiore presso il comando delle forze operative terrestri, un incarico di staff”, dice Crosetto.
La situazione rimane incerta e rappresenta un ulteriore esempio delle tensioni e delle complessità del panorama politico italiano attuale.
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