Le missioni dell’Esercito Italiano previste nel 2023
Le missioni attualmente in corso nel 2023 rappresentano un significativo impegno per le nostre Forze armate.
L’Esercito italiano è impegnato in un costante sforzo operativo per garantire la sicurezza e difesa nel contesto delle alleanze multinazionali e sovranazionali. Tra le missioni all’estero, l’Italia guida quelle in Iraq (NMI), Kosovo (KFOR) con la presenza dell’Arma dei Carabinieri presente con la Multinational Specialized Unit (MSU), di EUNAVFORMED Irini nel Mediterraneo e di “EMASOH” nello Stretto di Hormuz. In Libano, l’Esercito italiano svolge anche un ruolo importante come comando del Settore Ovest di UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon) con 1169 militari, 368 mezzi terrestri e 7 mezzi aerei. E’ chiaro che l’Italia sta compiendo notevoli sforzi per la stabilità nella regione mediorientale ed europea, cercando di garantire pace e sicurezza all’intera popolazione civile.
L’Esercito italiano è impegnato in numerose missioni in aree critiche del mondo, tra cui Bosnia-Erzegovina, Somalia, Marocco, Niger, Mali, Libia, Lettonia, Ungheria, Bulgaria e Iraq. Le missioni sono coordinate dallo Stato Maggiore della Difesa e permettono l’impiego di personale specializzato per le diverse esigenze internazionali. Grazie alla versatilità dei propri reparti e all’alta professionalità del personale militare italiano l’Esercito è sempre pronto a rispondere alle richieste del Paese anche in circostanze difficili o di instabilità.
L’IMPEGNO DELLE FORZE ARMATE ITALIANE
L’impegno delle Forze armate italiane all’estero nel 2023 coinvolge un numero significativo di militari, suddivisi su 32 paesi e impegnati in missioni umanitarie, di sicurezza internazionale, nonché di mantenimento della pace. L’area in cui la presenza è più consistente è l’Africa, con particolare riferimento alla Libia dove sono impegnati 400 unità con 69 mezzi terrestri e 2 aerei nell’ambito della missione “Mare sicuro”. La partecipazione italiana alla coalizione internazionale contro il terrorismo prevede l’impiego di 900 unità e 95 mezzi terrestri oltre a 11 aeromobili. Inoltre si contano anche 638 militari per la NATO Joint Enterprise nei Balcani e 596 unità con due navi ed altrettanti velivoli per la missione EUNAVFORMED Irini nel Mediterraneo centrale. Il totale del personale impiegato è pari a 6.902 militari accompagnati da 700 mezzi navali, terrestri ed aerei.
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