Gaza: accordo tra Israele e Jihad Islamica per un cessate il fuoco
Il cessate il fuoco, mediato dall’Egitto, scatterà alle 23:30 locali. Venerdì le forze israeliane avevano lanciato l’operazione Breaking Dawn per colpire obiettivi della Jihad Islamica a Gaza. I raid sono durati tre giorni e dalla Striscia sono stati lanciati oltre 700 razzi verso lo Stato ebraico come rappresaglia.
Israele e la Jihad islamica palestinese hanno concordato un cessate il fuoco, mediato dal Cairo, che entrerà in vigore alle 23:30 locali.”Se il cessate il fuoco viene violato, risponderemo”, si legge in una nota diramata dallo Stato ebraico ripresa da Haaretz. Nell’ambito del cessate il fuoco l’Egitto ha accettato di lavorare per garantire il rilascio di Khalil al-Awawda e il leader della Jihad Islamica in Cisgiordania Bassam al-Saadi. L’arresto di quest’ultimo si ritiene abbia contribuito a innescare innescare l’ultimo round di violenze.
La dichiarazione diffusa dall’ufficio del primo ministro Yair Lapid – spiega il Times of Israel – segna un cambiamento epocale per Israele, che non ha mai confermato ufficialmente un cessate il fuoco con i gruppi armati palestinesi a Gaza.
Sabato era arrivato l’appello dell’Onu a deporre le armi da entrambe la parti, ma l’invito sembrava caduto nel vuoto. Israele, infatti, aveva dichiarato che c’erano “ancora molti obiettivi da colpire nella Striscia”.
I fatti degli ultimi giorni
L’operazione israeliana Breaking Dawn è scattata dopo le minacce arrivate dalla Jihad Islamica seguite proprio all’arresto di al-Saadi, uno dei suoi leader in Cisgiordania. L’aviazione israeliana ha condotto decine di raid sulla Striscia. Il bilancio delle vittime, secondo il ministero della Salute palestinese, è di 41 i morti, tra cui 15 bambini. I feriti invece sono più di 300. Come rappresaglia, la Jihad Islamica ha lanciato 780 razzi in tre giorni verso lo Stato ebraico. Lo hanno reso noto le forze israeliane spiegando che 180 di questi sono caduti nella Striscia di Gaza. Il sistema di difesa missilistico Iron Dome ne ha intercettati invece 270.
Dall’inizio degli attacchi, Israele ha fatto sapere di aver ucciso due leader dell’organizzazione estremista: Tayseer Jabari e Khaled Mansour, ritenuti responsabili di programmare attacchi contro Israele.
Fonte Adnkronos