Marina militare

Taranto, Nave carabiniere entra nel Mar Piccolo: pacifisti la prendono a sassate

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Nave carabiniere presa a sassate mentre entra nel Mar Piccolo a Taranto. L’episodio si è verificato alle 14.45. Un gruppo di pseudo pacifisti si è messo a inveire contro la nave che stava operando per lavori di manutenzione in arsenale nel canale navigabile di Taranto. Come mostrano le immagini, i manifestanti hanno iniziato a urlare «assassini, assassini» e a lanciare pietre e oggetti contro il mezzo. Si pensa che l’episodio possa essersi verificato a causa di una psicosi legata allo scoppio della guerra in Ucraina. Nel capoluogo jonico, infatti, non era mai avvenuta una contestazione così dura contro la Marina Militare.

“Le immagini che arrivano da Taranto relative all’aggressione a nave Carabiniere fanno male al paese. Un gesto che nel nome di un malcelato pacifismo in realtà violento offende le istituzioni e i marinai che ogni giorno adempiono il proprio dovere. Agli uomini e alle donne della Marina Militare solidarietà e vicinanza con il ringraziamento per quello che fanno ogni giorno per la Patria” E’ il commento sui social del sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè.

NAVE CARABINIERE

Nave Carabiniere è la quarta Unità del programma italo-francese FREMM (Fregata Europea Multi Missione) e la terza della Classe in versione antisommergibile (FREMM ASW). E’ stata varata il 29 marzo 2014 presso il cantiere di Riva Trigoso (GE) con il sistema Road Away, metodo che consiste nell’immissione in un bacino galleggiante tramite l’impiego di carrelli autopropulsi.

Contraddistinta dal distintivo ottico F 593, secondo la classificazione NATO, l’Unità è stata consegnata alla Marina Militare il 28 aprile 2015.

Nave Carabiniere una Fregata di nuova generazione caratterizzata dalla possibilità di impiego in vari contesti operativi. Le sue capacità di scoperta e l’armamento la rendono idonea per i seguenti compiti:

  • operazioni di sorveglianza ed interdizione di traffici illeciti, prevenzione e controllo dell’immigrazione illegale;
  • attività specifiche di  Sea Control e, in particolare, protezione delle Sea Lines of Communication (SLOC) e operazioni di interdizione marittima (MIO);
  • contrasto alla minaccia di naviglio ostile con particolare riguardo alla lotta antisommergibile;
  • assistenza umanitaria e concorsi in caso di calamità naturali.

L’Unità risponde ai requisiti di ridotta segnatura termica ed elettromagnetica. L’elevata automazione, sia del sistema di propulsione che di combattimento, ha consentito di implementare una riduzione dell’equipaggio, quasi la metà rispetto alle Fregate di altre classi attualmente in servizio nella Marina Militare.

La polivalenza di Nave Carabiniere è garantita anche dai sistemi d’arma in dotazione; tra tutti va ricordato il nuovo radar di scoperta aereo attivo MFRA (Multifunctional RADAR Active), integrato con il sistema missilistico antiaereo SAAM-ESD (Surface to Anti Air Missile – Extended Self Defence), costituito da una batteria di due lanciatori verticali Sylver A-50 capaci di alloggiare 16 missili tipo Aster. Per quanto attiene alla specifica funzione antisommergibile, oltre ai sistemi sonar a scafo comuni alla versione GP (General Purpose) della Classe FREMM, l’Unità è dotata di un sonar a profondità variabile (VDS), attivo e a bassa frequenza, Thales 4249.

Nave Carabiniere possiede inoltre un sistema di telecomunicazioni integrato di ultima generazione che assicura un accesso semplice, rapido e sicuro a comunicazioni in fonia, dati e video, basato sugli standard militari e civili più all’avanguardia. L’Unità è progettata per imbarcare anche una componente elicotteristica medio-pesante, specificatamente EH-101 ed SH-90 (utilizzabili sia in ruolo antinave che antisommergibile), aeromobili di prestazioni ed autonomia superiori rispetto ai mezzi della precedente generazione che consentono di allungare considerevolmente il braccio operativo nello svolgimento delle proprie missioni. In aggiunta alla sua funzione primaria, l’Unità navale imbarca anche un battello a chiglia rigida ed un rhib da 7 metri, per le operazioni con il Boarding Team imbarcato.

Con un equipaggio di 168 tra uomini e donne, 145 metri di lunghezza ed un dislocamento a pieno carico di 6.700 tonnellate, il Carabiniere è intensamente impegnato nel più ampio ambito della Squadra Navale, ad esprimere un potenziale operativo connotato da elevatissima flessibilità d’impiego e modularità di intervento, quanto mai necessarie nell’attuale contesto geostrategico. Con il programma FREMM, la Marina Militare ha ulteriormente elevato il carattere abilitante del proprio complesso capacitivo, intrinsecamente multidimensionale e multidisciplinare, sempre pronta a contribuire alla difesa degli interessi nazionali, nel quadro dell’apporto del Paese alla promozione e salvaguardia della stabilità  e pacifica convivenza tra popoli.

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