Carabinieri, Appuntato 52enne stroncato dal Covid: non aveva voluto vaccinarsi. Grave un altro collega
I colleghi non si danno pace. Da ormai 24 ore piangono un amico e un carabiniere ligio al dovere. Donato Guido, originario di Collepasso (in Salento), era un appuntato scelto in servizio nei ranghi del Nucleo radiomobile della Compagnia di Gallipoli. In una ventina di giorni il Covid lo ha strappato all’affetto dei propri cari a soli 52 anni. Per paura di eventuali complicanze era privo dello scudo immunitario. Il carabiniere aveva deciso di tenere coperta la spalla (nonostante la campagna vaccinale nelle forze dell’ordine sia partita ormai da più di nove mesi). “Era convinto che il vaccino avrebbe potuto provocargli conseguenze piuttosto gravi e per questo aveva preferito rimanere scoperto” racconta un suo collega. L’appuntato non aveva problemi di salute particolari. Era soltanto un po’ in sovrappeso e non aveva aderito alla campagna vaccinale perché aveva paura delle possibili conseguenze del vaccino. Titubanze, incertezze, purtroppo, rivelatesi fatali.
Circa tre settimane Guido inizia a stare male accusando i primi sintomi. Così dopo un tampone emerge la positività al Covid. Le condizioni del carabiniere si aggravano rapidamente e, nonostante il ricovero presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce, le terapie non sortiscono gli effetti sperati. Nella mattinata di sabato 9 ottobre l’appuntato perde definitivamente la propria battaglia con il virus lasciando un vuoto incolmabile nei propri cari: i due figli (Fernando e Francesca); i genitori (Pina e Fernando), il fratello Fabio, i colleghi e nei tanti amici che hanno voluto ricordare il carabiniere sui social. “Dispiace dover commentare una simile tragedia – commenta sempre un collega del carabiniere – Guido era un rappresentante dell’Arma che indossava con orgoglio la divisa ed era una brava e buona persona. Era amico di tutti, un pezzo di pane ed è triste che, dopo quasi due anni di pandemia, ci siano ancora vittime per colpa di questo virus”. Guido prestava servizio a Gallipoli da circa sei anni dopo un periodo in cui aveva lavorato nella vicina cittadina di Casarano. Faceva parte del Nucleo operativo radiomobile e pattugliava il territorio spesso in compagnia di un altro collega, originario di Matino. Come Guido, aveva scelto di non vaccinarsi e ha contratto il Covid. Ora è ricoverato in gravi condizioni al Vito Fazzi. Nella stessa Compagnia ionica c’è un terzo carabiniere positivo non vaccinato. Fortunatamente le condizioni di salute sono buone. È in isolamento in casa con i suoi familiari, tutti positivi.