Editoriale

Altri 200 milioni per rinnovo contratti statali. L’aumento dovrebbe essere di circa 96 euro lordi

Per l’aumento di stipendio per tutto il personale delle Pubbliche Amministrazioni sarà stanziato 1 miliardo di euro divisa in due tranche una con partenza dal 2020 e l’altra dal 2021. A queste risorse si devono aggiungere gli ulteriori 1,775 miliardi già stanziati dal precedente governo.

A questi stanziamenti si aggiungono altri 200 milioni di euro per il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego, che farebbero alzare l’asticella della somma complessiva destinata agli aumenti in busta paga a 3,4 miliardi di euro per il triennio. È il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ad annunciare «l’ulteriore sforzo last minute» in manovra. E la titolare della Pa, Fabiana Dadone, esprime «soddisfazione per la sensibilità mostrata dal Governo», per di più «in condizioni oggettivamente non facili».

Secondo le stime del governo si tratterebbe di un aumento lordo per le buste paga degli statali del 3,50%, leggermente superiore all’incremento ottenuto sotto il governo Renzi per il triennio 2016-2018 e per il quale l’aumento medio mensile era stato del 3,48%, pari a circa 85 euro lordi. Con gli ultimi stanziamenti secondo alcune stime si arriverebbe ad un aumento di circa 96 euro lordi.

La trattativa con i sindacati, tuttavia, non è partita in discesa. Sia Maurizio Landini, il leader della Cgil, che Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, i segretari generali di Cisl e Uil, hanno sottolineato come le risorse siano ancora insufficienti.

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