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L’ALLARME DELLA POLIZIA: “CRIMINI IN AUMENTO, IL GOVERNO È LATITANTE”

(di Ivan Francese) – Il 2014 si  chiude con un aumento del numero di reati. A
comunicarlo è il sindacato autonomo di polizia, il Sap, che
denuncia in particolare l’aggravarsi della situazione nelle grandi città.

A Milano, per esempio, le denunce per scippi sono
cresciute del 16,7%, mentre quelle perestorsione sono cresciute del
9,1%. A Bologna invece, nel secondo semestre del 2014, si è registrato un
aumento delle rapine del 10%. Persino nella pacifica Trento i furti hanno
registrato un’impennata del 10%.
Le cose non migliorano nei piccoli centri: a Cuneo le rapine sono
aumentate del 42%. Ad Arezzo, invece, nel 2014 si poteva contare una rapina
ogni quattro giorni.
Il sindacato dei poliziotti punta il dito contro il governo. Il
segretario generale del Sap Gianni Tonelli spiega che gli
agenti “così non possono andare avanti”: “Anche l’ultima
legge di stabilità massacra donne e uomini in divisa con tagli pesanti che
incidono su organici, mezzi e strutture, senza contare l’ormai prossima
chiusura di 251 presidi di polizia.”
“I tagli agli organici, in particolare, si
riflettono soprattutto nei settori operativi – prosegue il segretario del Sap –
l’assenza di 18.000 operatori nella sola Polizia di Stato e di 40.000 uomini in
tutte le Forze dell’Ordine debilita fortemente il potere di prevenzione e
quello di repressione dell’apparato della sicurezza”.

E senza un’inversione di tendenza, ammonisce Tonelli, la situazione del
2015 non potrà che peggiorare.

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