Gaza, l’Italia scende in campo: aviolanci di aiuti con l’Esercito e l’Aeronautica

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Missione umanitaria decollata: l’Italia in aiuto della popolazione civile di Gaza

In un momento in cui la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza raggiunge livelli sempre più drammatici, il ministro della Difesa Guido Crosetto annuncia l’avvio di una missione militare italiana con finalità umanitarie, in linea con le direttive del Governo. Assetti dell’Esercito e dell’Aeronautica Militare sono stati mobilitati per un’operazione di trasporto e aviolancio di beni di prima necessità, destinati alla popolazione civile stremata dal conflitto in corso.

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Advance party in partenza: le prime operazioni nelle prossime ore

“Nel rispetto delle indicazioni del Governo – si legge in una nota ufficiale del Ministro – ho dato il via libera a una missione che coinvolgerà assetti dell’Esercito e dell’Aeronautica Militare per il trasporto e l’aviolancio di beni di prima necessità destinati ai civili di Gaza, duramente colpiti dal protrarsi del conflitto”.

Il primo passo operativo sarà affidato a un “advance party”, un’unità di avanguardia che nelle prossime ore raggiungerà la zona per coordinare le attività logistiche e preparatorie con le autorità locali. Il loro compito sarà cruciale: garantire che la macchina organizzativa sia pronta per agire con efficacia e tempestività.

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Aviolanci entro il 9 agosto: si attende la logistica del Maeci

Secondo quanto reso noto da Crosetto, i primi aviolanci potrebbero partire già dal 9 agosto, in sinergia con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci), attualmente impegnato nel reperimento dei generi alimentari e nel coordinamento del loro trasporto verso la Giordania, punto di partenza per l’invio verso Gaza.

Un’operazione delicata, che richiede non solo prontezza operativa, ma anche una complessa rete di intese diplomatiche e militari in un’area resa instabile dal conflitto.

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Difesa in prima linea: Crosetto rilancia il ruolo umanitario delle Forze Armate

Quella annunciata dal Ministro non è solo un’azione di solidarietà, ma anche una dichiarazione di principio: l’Italia, attraverso le sue Forze Armate, intende svolgere un ruolo attivo, concreto e visibile nei teatri di crisi umanitaria. L’impiego di mezzi militari per fini civili sottolinea la doppia vocazione delle nostre forze armate, capaci di intervenire tanto sul fronte della sicurezza quanto su quello della protezione umanitaria.

In un contesto internazionale che continua a oscillare tra diplomazia in stallo e escalation bellica, l’Italia sceglie l’azione tangibile, confermando ancora una volta la propria volontà di essere presente dove c’è bisogno – non solo con parole, ma con mezzi, uomini e responsabilità diretta.

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