Padre di famiglia ucciso da un posteggiatore abusivo. Tornava a casa dalla figlia di 4 mesi
Disposto l’arresto del 37enne. Proseguono le indagini.
Disposto dalla procura di Catania l’arresto del 37enne dello Zimbabwe accusato di omicidio volontario aggravato, per l’uccisione ieri, a coltellate, del trentenne Santo Salvatore Giambattista Re. Gli atti nelle prossime ore saranno davanti al gip insieme alla richiesta di convalida del provvedimento restrittivo. Disposta l’autopsia.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la vittima aveva lasciato la pasticceria ‘Quaranta’ dopo avere finito di lavorare e stava raggiungendo la sua auto parcheggiata sul lungomare di Ognina. «Stava tornando a casa con un pacchettino di cibo per la famiglia» ha detto a Live Sicilia uno dei colleghi di lavoro di Santo Salvatore Giambattista Re, il 30enne sposato e diventato papà da appena 4 mesi.
Qui ha trovato il posteggiatore abusivo, privo di permesso di soggiorno, e, per ragioni che sono ancora in via di accertamento, al culmine a quanto pare di una accesa lite, lo ha aggredito colpendolo con varie coltellate all’addome e in altre parti del corpo. Immediati i soccorsi, con un’ambulanza che ha trasportato la vittima al Cannizzaro, ma Re, residente a Mascalucia, sposato e padre di una bimba di 4 mesi, è morto poco dopo.
Al vaglio le immagini delle telecamere di sorveglianza per ricostruire dinamica e movente, rispetto ai quali l’arrestato ha dato una versione molto confusa.
Il posteggiatore abusivo: i precedenti
Il posteggiatore abusivo arrestato dalla polizia per l’omicidio non ha il permesso di soggiorno e in passato è stato sanzionato per l’attività illecita che esercitava ed è stato più volte arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale dalla polizia. Nel luglio del 2019, mentre faceva il posteggiatore abusivo in piazza Mancini Battaglia, nella stessa zona del lungomare Ognina dove è avvenuto l’omicidio, ha aggredito due vigili che stavano per sanzionarlo, colpendoli con pugni e calci, prima di essere bloccato da carabinieri e arrestato per lesioni volontarie e resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Uno dei due agenti, colpito al volto, fu portato al pronto soccorso per delle medicazioni. Per questo reato è stato in carcere.
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