Esercito

Truffa del falso Carabiniere, fermato un Caporale dell’Esercito: “Suo figlio ha avuto un incidente”

IL FERMO

Un caporal maggiore dell’Esercito Italiano, 47 anni, in servizio presso il comando per la formazione, la specializzazione e la dottrina dell’esercito, è stato fermato sabato dai carabinieri di Verbania. L’uomo è risultato essere parte di una banda di truffatori operante da Napoli, specializzata in raggiri ai danni di anziani nel Nord Italia.

LA TECNICA DELLA TRUFFA

Il metodo utilizzato seguiva uno schema consolidato: chiamate telefoniche a persone anziane, spacciandosi per forze dell’ordine, per comunicare un presunto grave incidente causato da un familiare. I truffatori richiedevano denaro immediato per coprire spese legali e risarcimenti, necessari per evitare l’arresto del congiunto.

L’OPERAZIONE DEI CARABINIERI

Sabato pomeriggio, il comando provinciale dell’Arma ha ricevuto diverse segnalazioni da Verbania, Ghiffa, Premeno e Gravellona. I cittadini, invece di cadere nella trappola, hanno allertato le forze dell’ordine, che hanno immediatamente attivato pattuglie in borghese e in uniforme per monitorare l’area.

L’INSEGUIMENTO E IL FERMO

A Premeno, una pattuglia ha individuato una Lancia Y sospetta, seguendola fino a Gravellona, dove il conducente ha fatto una sosta in un centro commerciale. Il veicolo è stato poi fermato presso la rampa autostradale di Baveno. Durante il controllo, il militare si è mostrato agitato e non ha fornito spiegazioni convincenti sulla sua presenza nella zona.

LE PROVE RITROVATE

La perquisizione dell’auto ha portato al ritrovamento di un sacchetto contenente gioielli. Sul cellulare del sospettato sono state trovate foto dei monili e immagini di Google Maps con indicazioni per raggiungere una via di Suna, da dove era giunta una segnalazione.

LA VITTIMA IDENTIFICATA

Gli investigatori hanno rintracciato una coppia di settantenni vittima della truffa. La donna era stata convinta a recarsi al cimitero per incontrare un finto maresciallo, mentre il marito, rimasto solo in casa, aveva consegnato gioielli al truffatore che chiedeva 4.000 euro per spese legali, minacciando un aumento a 18.000 euro “in caso la donna investita dal figlio fosse morta”.

SVILUPPI DELLE INDAGINI

Nel sacchetto sono stati trovati altri gioielli di cui si stanno cercando i proprietari. Sulla vettura è stata inoltre rinvenuta una tessera bancomat appartenente a un pensionato pugliese. Il militare è stato denunciato per truffa aggravata e ricettazione, essendogli stati attribuiti anche quattro tentativi di raggiro nella zona di Verbania. Non è stato possibile procedere all’arresto non essendo stato colto in flagranza di reato.

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