DALLA PARTITA JUVE-MILAN AL FALCON DEI SERVIZI:Il caso del Generale Almasri spacca Roma e Ľ’Aja
IL CASO ALMASRI: TENSIONI TRA L’AJA E ROMA
Un errore procedurale scuote i rapporti internazionali
La vicenda del generale libico Osama Almasri ha innescato una crisi diplomatica tra l’Italia e la Corte Penale Internazionale dell’Aja. La Corte ha espresso forte disappunto per il rilascio e il rimpatrio del comandante, accusato di gravi crimini contro l’umanità, avvenuto senza alcuna preventiva consultazione con le autorità internazionali.
Cronologia di un caso controverso
L’arresto di Almasri è avvenuto domenica a Torino, dove si trovava per assistere alla partita Juventus-Milan. La Digos lo ha fermato in esecuzione di un mandato della Corte Penale Internazionale. Tuttavia, dopo appena 48 ore, i giudici della Corte d’Appello di Roma lo hanno liberato per un vizio procedurale: la mancata comunicazione preventiva al Ministro della Giustizia Nordio.
La posizione dell’Aja e le richieste di chiarimento
I giudici dell’Aja hanno sottolineato come Almasri sia accusato di crimini particolarmente gravi, tra cui “omicidio, tortura, stupro e violenza sessuale, presumibilmente commessi in Libia dal febbraio 2015”. La Corte ha richiamato l’Italia al “dovere di cooperazione” che vincola tutti gli Stati membri, sollecitando spiegazioni formali sul caso.
Le reazioni politiche e il dibattito parlamentare
Il ministro Piantedosi, firmatario del provvedimento di espulsione, è chiamato a riferire in Parlamento sulla vicenda. Particolare criticità ha suscitato la decisione di utilizzare un volo di Stato dei Servizi segreti per il rimpatrio di Almasri, scelta che ha provocato accese reazioni dell’opposizione, in particolare del Movimento 5 Stelle, che ha richiesto spiegazioni dirette dal Primo Ministro Meloni.
L’accoglienza a Tripoli e le conseguenze diplomatiche
Il rientro di Almasri in Libia si è trasformato in una celebrazione pubblica, con festeggiamenti nelle strade di Tripoli. Questo epilogo ha ulteriormente complicato il quadro diplomatico, evidenziando le tensioni tra gli obblighi internazionali dell’Italia e le sue scelte in materia di sicurezza nazionale.
Infodifesa è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale
Cosa Aspetti? Al costo di meno di un caffè al mese potrai leggere le nostre notizie senza gli spazi pubblicitari ed accedere a contenuti premium riservati agli abbonati – CLICCA QUI PER ABBONARTI