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Domani si firma il contratto per Forze Armate e di Polizia. Prima volta dei sindacati militari al tavolo delle trattative. Ecco cosa cambia

Un importante accordo per il rinnovo contrattuale delle Forze di polizia e militari per il triennio 2022-2024 sta prendendo forma. Il nuovo contratto, che sarà firmato domani 18 dicembre presso il Dipartimento della Funzione Pubblica, prevede significativi aumenti e nuove indennità per tutto il comparto sicurezza e difesa.

SIAP: dettagli degli aumenti e novità contrattuali

Il Sindacato Italiano Appartenenti Polizia (SIAP) annuncia un aumento medio complessivo di 200€ al mese, partendo da 100€ netti per la qualifica iniziale degli Agenti. Gli arretrati varieranno tra 1.100€ e 3.000€ per le varie qualifiche.

Particolarmente significativo il riconoscimento di nuove indennità per figure specializzate (cyber security, negoziazione, UOPI, cinofili, sommozzatori e altri reparti), oltre a una maggiore tutela dei diritti familiari che include congedo parentale e riposi solidali.

Come sottolinea il SIAP: “Nonostante il contesto economico complesso, il rinnovo del contratto di lavoro rappresenta un passo avanti per le donne e gli uomini che garantiscono ogni giorno la sicurezza del Paese, anche a rischio della propria vita.”

Gli incrementi nel dettaglio

A decorrere dal 1° gennaio 2024, sono previsti i seguenti incrementi medi lordi mensili:

  • Ruolo degli Agenti e Assistenti: 166,19€ (119,90€ parametro + 46,29€ indennità pensionabile)
  • Ruolo dei Sovrintendenti: 178,40€ (124,25€ parametro + 54,15€ indennità pensionabile)
  • Ruolo degli Ispettori: 193,55€ (137,40€ parametro + 56,15€ indennità pensionabile)
  • Ruolo dei Commissari: 212,32€ (152,32€ parametro + 60,00€ indennità pensionabile)

Le nuove indennità specifiche

Il contratto introduce importanti indennità specialistiche:

  • Operatori subacquei: incremento del 370% delle indennità esistenti
  • UOPI: 50€ mensili lordi
  • Conduttori cinofili: 50€ mensili lordi
  • Negoziatori: 50€ mensili lordi
  • Direzione Commissariati di PS: 100€ mensili lordi
  • Settore cyber: 6,50€ giornaliere

È stato inoltre stanziato un finanziamento specifico per il FESI che prevederà non meno di 45/50€ mensili lordi come indennità per tutti gli operatori di PG, oltre agli aumenti degli importi delle ore di lavoro straordinario.

Le reazioni dei sindacati militari per la prima volta alla firma del contratto

UNARMA, associazione sindacale Carabinieri, esprime piena soddisfazione per l’accordo attraverso le parole del Segretario Generale Antonio Nicolosi: “Finalmente viene riconosciuto il valore di chi, ogni giorno, assicura con sacrificio e dedizione la sicurezza dei cittadini. Questo risultato è frutto di un impegno costante e della determinazione con cui abbiamo portato avanti le richieste del personale. Continueremo a vigilare affinché l’accordo venga applicato pienamente e proseguiremo il nostro impegno per tutelare i diritti dei nostri colleghi, con l’obiettivo di garantire sempre maggiore dignità e riconoscimento a chi serve il Paese.”

L’accordo per i Carabinieri prevede:

  • Aumento medio complessivo di 200€ mensili, con un minimo di 100€ netti per il grado di carabiniere
  • Arretrati tra 1.100€ e 3.000€, differenziati per qualifica
  • Nuove indennità per specializzazioni
  • Maggiori tutele per diritti familiari, congedo parentale e riposi solidali

Gli incrementi dal 1° gennaio 2024 saranno:

  • Carabinieri e Appuntati: 166,19€ (119,90€ parametro + 46,29€ indennità pensionabile)
  • Brigadieri: 178,40€ (124,25€ parametro + 54,15€ indennità pensionabile)
  • Marescialli: 193,55€ (137,40€ parametro + 56,15€ indennità pensionabile)
  • Ufficiali contrattualizzati: 212,32€ (152,32€ parametro + 60,00€ indennità pensionabile)

Particolare rilevanza assume il pacchetto di nuove indennità:

  • Operatori subacquei: incremento specifico
  • UOPI: 50€ mensili lordi
  • Conduttori cinofili: 50€ mensili lordi
  • Negoziatori: 50€ mensili lordi
  • Comandanti di compagnia: 100€ mensili lordi
  • Settore cyber: 6,50€ giornaliere
  • Un importante risultato riguarda il Fondo Efficienza Servizi Istituzionali (FESI), con nuovi stanziamenti destinati all’aumento delle indennità di cambio turno e di comando per i ruoli di responsabilità.

La voce critica dell’Esercito

ITAMIL Esercito ha invece annunciato la sua decisione di non sottoscrivere l’intesa. Il Segretario Generale Girolamo Foti denuncia “criticità gravi” nell’accordo: “Gli aumenti sono inadeguati rispetto all’inflazione del triennio che ha superato il 16%. Inoltre permangono disparità con le Forze di Polizia, che ricevono 100 milioni per gli straordinari contro i soli 20 milioni promessi alla Difesa.”

ITAMIL denuncia anche “forti pressioni” e “attacchi da altri sindacati” durante le trattative, che hanno portato all’abbandono dei tavoli tecnici a luglio. Il sindacato annuncia possibili azioni legali per “condotta antisindacale” e un ricorso per il risarcimento danni degli ultimi dieci anni.

Le richieste inascoltate dell’Esercito

ITAMIL evidenzia l’assenza di misure ritenute fondamentali:

  • Smart working e settimana corta
  • Parificazione delle indennità con le Forze di Polizia
  • Flat tax al 15% sulle indennità operative
  • Interventi per il ricongiungimento familiare

“Queste mancanze”, sottolinea Foti, “dimostrano come il contratto non risponda alle reali esigenze del personale militare. Non possiamo accettare un accordo che non garantisce una vera equità di trattamento e non tiene conto delle specificità del servizio militare.”

La posizione di SIM Marina

Il Sindacato Italiano Militari Marina (SIM Marina) esprime un giudizio articolato sull’accordo. Viene accolto positivamente l’aumento delle voci fisse, che utilizzerà il 92% delle risorse contrattuali garantendo un incremento netto di 100€ mensili a partire dal grado di Sottocapo di 3ª classe.

Particolare soddisfazione viene espressa per l’introduzione dell’indennità notturna legata all’attività operativa, cumulabile con il Compenso forfettario di impiego. “È una vittoria significativa”, sottolinea SIM Marina, “ottenuta dopo un intenso confronto istituzionale per far riconoscere la specificità della Forza Armata”. Pur con uno stanziamento di quasi 3 milioni di euro, non è stata raggiunta la piena equiparazione al compenso notturno per i servizi di guardia, che comunque sarà riconosciuto al personale sia a terra che a bordo.

Positive anche le novità su:

  • Incremento indennità accessorie (CFG, Soccorritori marittimi, Equipaggi fissi di volo, Operatori subacquei)
  • Nuove indennità per Artificieri e Controllori tattici caccia
  • Estensione licenza solidale ad altri familiari
  • Maggiori tutele per genitorialità e congedo parentale fino ai 14 anni del minore

Criticità evidenziate:

  • Mancata istituzione dell’assegno ad personam per le indennità supplementari nei transiti di ruolo
  • Normativa sullo straordinario difforme da quella delle Forze di Polizia militari
  • Gestione del FESI con limiti alla contrattazione

I 16 milioni aggiuntivi stanziati dal Governo per il 2025, ottenuti dopo le proteste dei sindacati militari, verranno destinati al FESI.

La posizione di USIF Guardia di Finanza

L’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF) ha espresso una valutazione complessivamente positiva sui risultati raggiunti, pur evidenziando alcune criticità. L’organizzazione sindacale ha sottolineato l’importanza dell’eliminazione delle disparità di trattamento sugli straordinari e la risoluzione della questione del completamento dell’attività di servizio, che penalizzava particolarmente i finanzieri. Di rilievo anche l’ampliamento della platea dei beneficiari dell’indennità tributaria, che permetterà a un maggior numero di personale di accedere a questo importante istituto economico.

USIF ha inoltre evidenziato come la destinazione del 92% delle risorse al trattamento fisso rappresenti una scelta strategica importante per garantire aumenti stabili nelle buste paga del personale. Tuttavia, l’organizzazione mantiene alta l’attenzione sulla necessità di ulteriori interventi, in particolare per quanto riguarda la rivalutazione delle indennità accessorie e la riforma complessiva del sistema degli straordinari, temi che dovranno essere affrontati nella prossima tornata contrattuale.

La posizione di AMUS Aeronautica

AMUS Aeronautica tra le conquiste più rilevanti riporta l’introduzione di una specifica indennità di 35 euro mensili per il personale manutentore in possesso di patente europea, oltre a un incremento delle indennità operative per gli equipaggi fissi di volo e una nuova indennità di 50 euro mensili per il personale cinofilo.

Sul fronte organizzativo, sono stati raggiunti accordi significativi con l’Amministrazione per l’implementazione di una maggiore flessibilità oraria in ingresso e uscita per tutti gli Enti/Reparti di Forza armata, nonché il pieno recupero delle festività per i servizi indipendentemente dall’inizio del turno. Di particolare rilevanza l’inserimento della pausa pasto all’interno dei servizi in turnazione, senza decurtazioni del tempo di lavoro.

AMUS, essendo l’unico sindacato rappresentativo per l’Aeronautica Militare nell’Area Negoziale per i Dirigenti (ferma dal 2017), si prepara ad affrontare questa importante sfida nel prossimo anno, potendo contare su risorse già stanziate dal Governo per il rinnovo contrattuale 2025/2027, una novità rispetto al passato che permetterà l’avvio immediato dei lavori.

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