«Carabiniere maledetto»: la madre e il fratello del 27enne morto a Japigia indagati per offese all’Arma
Il 27enne Christian Di Gioia perse la vita tra il 21 e 22 giugno 2023 in un incidente motociclistico nel quartiere Japigia di Bari. Inizialmente, furono mosse accuse contro un carabiniere, ritenuto erroneamente responsabile di aver speronato la moto della vittima. Le successive indagini della Procura hanno però escluso il coinvolgimento dell’auto dei carabinieri nell’incidente.
I Social Media e le Offese
La Procura di Bari ha concluso le indagini su 13 persone, inclusi familiari della vittima, per vilipendio alle forze armate, oltraggio ai carabinieri e istigazione a delinquere. Tra gli indagati figurano residenti di Bari e provincia, oltre a due cittadini toscani che commentarono la vicenda su TikTok.
Un’indagata di Fasano (Brindisi) avrebbe, come anche altri indagati, ricondiviso su Facebook un post in cui Annamaria Marino, madre del 27enne, scriveva: «Carabiniere maledetto che mi hai ucciso mio figlio cosa hai risolto? (…) Devi fare una brutta fine (in dialetto, ndr), Christian Di Gioia mamma farà giustizia per te». «Ciò che hanno fatto a mio fratello non la passeranno liscia (…) lo Stato andrà tutto a terra», è il commento per il quale il fratello della vittima, Dennis Di Gioia, è indagato per istigazione a delinquere.
Il Coinvolgimento dei Familiari
Annamaria Marino, madre di Christian, e il fratello Dennis Di Gioia sono tra gli indagati. La madre pubblicò un post minaccioso verso i carabinieri, mentre il fratello è indagato per istigazione a delinquere per aver minacciato ritorsioni contro lo Stato.
Sviluppi Giudiziari
L’indagine, coordinata dalla pm Silvia Curione, ha portato alla richiesta di archiviazione per alcuni indagati, tra cui Eugenio Palermiti. Tra le parti offese figurano il corpo dei carabinieri, il comando di Bari scalo e lo Stato italiano.
Il Corteo Funebre
In seguito ai funerali, si verificò un controverso corteo di motociclisti che scortò il feretro dal quartiere Japigia al cimitero, transitando anche contromano davanti al carcere di Bari. Per questo episodio, 10 persone sono imputate per blocco stradale aggravato dal metodo mafioso e hanno richiesto il rito abbreviato.