Guardia di Finanza: sul tavolo contrattuale la battaglia degli straordinari
La questione degli straordinari nelle forze di polizia ad ordinamento militare torna al centro del dibattito, con l’USIF che porta sul tavolo delle trattative richieste precise e non negoziabili. Un tema caldo che tocca direttamente la vita professionale di migliaia di finanzieri.
Le criticità del sistema attuale
L’USIF denuncia come “l’utilizzo distorto dello straordinario è diventato una prassi per sopperire alle gravi carenze di organico causate dal blocco del turnover protrattosi per anni”. Una situazione che, secondo il sindacato, ha trasformato quello che dovrebbe essere uno strumento eccezionale in una “soluzione di comodo per affrontare problemi organizzativi”.
La disparità di trattamento
Un punto cruciale evidenziato nel comunicato riguarda la disparità di trattamento tra forze di polizia. Come sottolinea l’USIF, “le forze di polizia a ordinamento militare, come Guardia di Finanza e Carabinieri, sono oggi penalizzate rispetto ai colleghi della polizia civile, poiché molte ore straordinarie non vengono retribuite”. Una situazione che il sindacato intende risolvere con questa tornata contrattuale.
Le differenze territoriali
Il comunicato mette in luce un altro aspetto problematico: “la gestione dello straordinario varia in modo inaccettabile sul territorio nazionale”. L’USIF evidenzia come “in alcune realtà, le ore straordinarie vengono integralmente retribuite (nei limiti del monte ore), mentre in altre si ricorre al recupero delle ore non pagate, spesso a seguito di ‘sensibilizzazioni’ gerarchiche”.
La questione economica
“Il valore economico dello straordinario è ormai del tutto insufficiente rispetto all’impegno richiesto”, afferma l’USIF, specificando che “la richiesta di abbassare il monte ore straordinario non significa togliere risorse ai colleghi, ma esattamente il contrario: significa aumentare i soldi in tasca ai colleghi lavorando di meno. Non è più accettabile che il personale trascorra intere giornate in caserma, dalla mattina alla sera, per compensare le inefficienze organizzative e la carenza di organico.”.
Le eccezioni operative
Il sindacato riconosce comunque delle specificità: “alcune attività operative rappresentano una questione a parte, poiché richiedono necessariamente una maggiore presenza”. Vengono citate “le complesse indagini di Polizia Giudiziaria o Tributaria, l’esecuzione di atti di PG, le attività legate alla tutela dell’ordine pubblico”.
Prospettive future
L’USIF annuncia di star “già lavorando per una riforma complessiva dello straordinario, che sarà il cuore del prossimo rinnovo contrattuale”. L’obiettivo dichiarato è quello di “riportare equità e trasparenza nella gestione dello straordinario su tutto il territorio nazionale e garantire il giusto riconoscimento economico”.
I primi risultati
Il sindacato rivendica già alcuni passi avanti: “senza presunzione, possiamo dire di aver ottenuto un primo risultato, alzando la posta sul tavolo”. Una battaglia che promette di continuare nei prossimi mesi, con l’obiettivo di una riforma strutturale del sistema degli straordinari.
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