Nasce il MOSAC: Movimento Sindacale Autonomo Carabinieri
Una nuova voce si aggiunge al panorama sindacale dell’Arma dei Carabinieri con la costituzione del Movimento Sindacale Autonomo Carabinieri (MOSAC). “Questa nuova realtà nasce dall’esigenza di rappresentare e tutelare al meglio i diritti e le esigenze di tutti i carabinieri”, annuncia il comunicato inaugurale, sottolineando l’impegno verso “un modello sindacale innovativo, indipendente e dinamico”.
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Il movimento si è dotato di una struttura dirigenziale che vede Roberto Di Stefano come rappresentante legale, affiancato da Luca Spagnolo nel ruolo di segretario e Gennaro De Falco come tesoriere. Un Comitato Nazionale supervisionerà lo sviluppo territoriale dell’organizzazione, puntando a una presenza capillare su tutto il territorio nazionale.
GLI OBIETTIVI DICHIARATI
“Garantire condizioni di lavoro più giuste e dignitose per i lavoratori militari dell’Arma dei Carabinieri” è l’obiettivo primario dichiarato dal MOSAC. L’organizzazione pone al centro della propria azione “la sicurezza sul lavoro, il benessere psicofisico del personale, e la valorizzazione delle competenze e delle esperienze dei carabinieri”, attraverso un dialogo costruttivo con istituzioni e organismi competenti.
LE DICHIARAZIONI DEI VERTICI
Il rappresentante legale Di Stefano ha evidenziato come il movimento nasca “sulle ceneri di esperienze comuni che hanno certificato la mancanza di un’evoluzione verso il sindacato autonomo”. Il segretario Spagnolo ha delineato il MOSAC come “un punto di approdo per i carabinieri che stanno ancora osservando e per quelli delusi da altre realtà sindacali”, mentre il tesoriere De Falco ha sottolineato l’impegno a “costruire il vero sindacato autonomo, garante del cammino verso una coscienza sindacale”.
LE SFIDE NORMATIVE
Il percorso del MOSAC si confronta con quello che viene definito “un campo minato da cavilli burocratici previsti dalle norme scritte a quattro mani tra il legislatore e gli Stati Maggiori della Difesa”. L’organizzazione denuncia “l’inosservanza dei termini previsti per legge da parte degli organi ministeriali e militari”, che ha rallentato l’iscrizione all’Albo ministeriale.
PROSPETTIVE FUTURE
Il movimento ha annunciato una “lotta legale per la modifica delle norme di settore”, mirando a ottenere un giudizio di anticostituzionalità su parti del Codice di Ordinamento Militare. Il riferimento è alla sentenza 120 del 2018 della Corte Costituzionale, rispetto alla quale, secondo il MOSAC, alcune norme attuali “imbrigliano l’azione e le libertà sindacali”.
SVILUPPO TERRITORIALE
Il Comitato Nazionale si impegna a superare quello che definisce “un percorso ad ostacoli” burocratico per sviluppare la presenza dell’organizzazione. “Il diritto costituzionale di esistere”, come viene definito nel comunicato, rappresenta la base su cui il MOSAC intende costruire la propria azione di rappresentanza e tutela dei diritti dei carabinieri.
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