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Progetto Sciamano: la prima nave porta droni della Marina Militare

Nuovo asset strategico per la difesa marittima nazionale

La Marina Militare italiana si prepara a fare un salto tecnologico significativo con il progetto “Sciamano Drone Carrier”, sviluppato in collaborazione con Fincantieri. L’iniziativa, che verrà presentata al “Sea Drone Tech Summit 2024” di Ostia, prevede la realizzazione di una nave specializzata nel lancio e recupero di velivoli unmanned.

Il progetto Sciamano

Il programma, finanziato dal Piano nazionale di ricerca militare, rappresenta un’evoluzione fondamentale nelle capacità operative della Marina. La nuova unità navale sarà dotata di sistemi avanzati di comando e controllo per la gestione di sciami di droni, sia ad ala fissa che rotante, con innovativi meccanismi di lancio e recupero.

Esperienza consolidata

La Marina Militare vanta già una significativa esperienza nell’impiego di droni. Nel 2023, il pattugliatore “Paolo Thaon di Revel” ha ospitato con successo l’AWHero di Leonardo, mentre la fregata “Carlo Bergamini” ha dimostrato le capacità operative dello ScanEagle di Boeing.

Potenziamento della flotta

Un recente programma approvato dalla Commissione Difesa della Camera prevede l’acquisizione di 14 nuovi droni, consolidando ulteriormente la presenza italiana nel settore. La Marina impiega inoltre diversi robot subacquei, tra cui l’Hugin 1000 e i sistemi Pluto della Gaymarine.

Prospettive internazionali

“Il progetto si inserisce in un trend globale,” sottolinea Luciano Castro, presidente del congresso. “Diverse marine militari, dalla Spagna agli Stati Uniti, dalla Turchia alla Cina, stanno sviluppando unità simili.” Queste piattaforme risultano cruciali per missioni di intelligence, sorveglianza e operazioni di disturbo mediante sciami di droni.

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