Sindacati Militari

Straordinari per Polizia e VVF, Esercito escluso e stanziamenti per nuovo contratto mentre il vecchio resta ancora irrisolto

Il 15 ottobre 2024, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alle misure economico-fiscali urgenti, presentato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti. Tra le disposizioni approvate, spicca un aumento significativo dei fondi destinati a compensare gli straordinari già effettuati dal personale delle Forze di Polizia e del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco . Questa decisione, tuttavia, ha scatenato una forte reazione da parte dell’ASPMI (Associazione Sindacale Professionisti Militari), che ha espresso serie perplessità riguardo alle scelte operate dal governo, in particolare per quanto concerne il settore della Difesa.

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Sicurezza nazionale a rischio?

L’ASPMI si interroga sulla validità di questa scelta governativa, affermando: “Come può un Ministero fondamentale come quello della Difesa subire ulteriori tagli, proprio nel momento in cui servono risorse per garantire una Forza armata efficiente e preparata?” Il sindacato sottolinea l’importanza di investire nel settore, dichiarando: “Riteniamo piuttosto che sia fondamentale investire di più e meglio nella Difesa, riconoscendo non solo l’importanza strategica del comparto, ma anche il valore di coloro che vi operano ogni giorno.”

Rinnovo contrattuale: luci e ombre

Se da un lato l’ASPMI accoglie con favore lo stanziamento di risorse per il rinnovo dei contratti, dall’altro esprime preoccupazione per il capitolo ancora aperto del triennio 2022-2024. Il sindacato avverte: “Non accetteremo mai un contratto che non rispetti pienamente i diritti e le necessità del personale.”

Straordinari: una disparità inaccettabile

Un altro punto di forte criticità riguarda lo stanziamento per gli straordinari che esclude l’Esercito Italiano. L’ASPMI denuncia questa disparità, chiedendosi: “È così che il Governo riconosce l’importanza del lavoro svolto dai nostri militari? Questa disparità di trattamento è inaccettabile.”

Congedo parentale: un passo avanti, ma non basta

Infine, il sindacato esprime un giudizio positivo sull’estensione del congedo parentale, ma chiede che questa misura sia resa immediatamente operativa per le Forze Armate. L’ASPMI propone: “ASPMI chiede quindi che vengano riconosciuti 45 giorni complessivi di congedo retribuito in misura maggiorata, offrendo così un concreto sostegno ai militari e alle loro famiglie.”

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