Un rimprovero per un cartone di pizza abbandonato degenera in violenza: 19enne massacra carabiniere in pensione e viene condannato a 3 anni
Un violento episodio si è concluso con una pesante condanna per un diciannovenne della provincia di Padova. Walid Abbad, residente a Tombolo, è stato condannato a tre anni e due mesi di reclusione per aver aggredito brutalmente un carabiniere in pensione.
I fatti e la sentenza
L’aggressione, scaturita da un banale rimprovero, ha visto il giovane Abbad accanirsi fisicamente contro l’ex militare, provocandogli gravi lesioni. Il Giudice per l’Udienza Preliminare, Maria Luisa Materia, ha emesso una sentenza che va oltre la semplice detenzione, imponendo anche misure restrittive e risarcitorie.
Misure accessorie e risarcimento
Oltre alla pena detentiva, Abbad è stato condannato a risarcire la vittima con una somma di 10.000 euro. Il tribunale ha inoltre disposto l’obbligo di dimora a San Martino di Lupari, con il divieto di uscire di casa dalle 21:00 alle 7:00 del mattino. Come ulteriore precauzione, è stato imposto al giovane di mantenere una distanza di almeno 900 metri dall’ex carabiniere.
La difesa dell’imputato
Durante il processo, Abbad ha sostenuto di aver agito per legittima difesa, affermando di essere stato aggredito per primo e di non aver avuto l’intenzione di causare danni. Tuttavia, questa linea difensiva non ha convinto il giudice, che ha confermato l’accusa di lesioni gravi pluriaggravate.
Richiesta di messa alla prova respinta
Il legale di Abbad aveva richiesto la messa alla prova per il suo assistito, una misura alternativa che avrebbe potuto evitare la condanna. Tuttavia, il giudice, in accordo con il pubblico ministero Sergio Dini, titolare delle indagini, ha respinto questa richiesta, procedendo con la condanna.
Mancanza di scuse e precedenti dell’imputato
È stato notato che, nonostante la gravità dell’accaduto, Abbad non ha mai presentato scuse formali alla vittima, nemmeno attraverso una lettera. Questo elemento potrebbe aver influito sulla decisione del giudice. Va sottolineato che, prima di questo episodio, il giovane era incensurato.
Infodifesa è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis).
Cosa aspetti?
Al costo di meno di un caffè al mese potrai leggere le nostre notizie senza gli spazi pubblicitari ed accedere a contenuti premium riservati agli abbonati – CLICCA QUI PER ABBONARTI