Esercito

Il Generale Vannacci rischia la perdita del grado: da generale a soldato semplice

Il generale Roberto Vannacci potrebbe presto vedere la sua carriera militare subire un drastico declassamento. Secondo quanto riportato da Repubblica e Open, l’alto ufficiale dell’esercito italiano rischia di perdere i gradi e ritrovarsi retrocesso al rango di soldato semplice.

Il nuovo caso disciplinare

La vicenda ha radici nel recente passato di Vannacci, già al centro delle polemiche per il suo libro “Il mondo al contrario”. Ora, un nuovo fascicolo disciplinare pende sul suo capo, questa volta legato alla pubblicazione del suo secondo volume, “Il coraggio vince”, uscito nelle librerie lo scorso marzo.

Le accuse e le violazioni

Il nodo della questione risiede nel contenuto del libro, dove Vannacci avrebbe rivelato dettagli su missioni, rapporti con contingenti stranieri e relazioni diplomatiche senza aver ottenuto le necessarie autorizzazioni dai suoi superiori. Secondo i regolamenti militari, infatti, le esperienze di servizio non possono essere divulgate senza un previo consenso, citando specificamente ogni episodio che si intende rendere pubblico.

L’istruttoria e le possibili conseguenze

L’istruttoria, avviata sei mesi fa, sta per giungere a conclusione. Se le accuse dovessero essere confermate, Vannacci potrebbe subire la sanzione più severa dopo la sospensione di 11 mesi già comminatagli: la rimozione dal servizio.

Il percorso legale

Il 25 settembre è prevista un’udienza al TAR di Roma, dove Vannacci contesterà la precedente sospensione. Tuttavia, l’esito di questo nuovo procedimento disciplinare potrebbe avere conseguenze ancora più gravi per la sua carriera militare.

Nonostante la sua recente elezione come europarlamentare della Lega, Vannacci ha espresso in una lettera al Corriere della Sera il desiderio di poter tornare un giorno al servizio militare attivo. Ma questa aspirazione potrebbe essere definitivamente compromessa se l’amministrazione militare dovesse decidere per il declassamento o la rimozione.

La posizione dell’amministrazione militare

Le autorità militari mantengono il massimo riserbo sulla vicenda, sottolineando la necessità di tutelare il prestigio e l’imparzialità dell’istituzione. La decisione finale potrebbe segnare un punto di svolta nella carriera di Vannacci, trasformando un generale decorato in un semplice soldato.

Mentre il dibattito pubblico continua, il caso Vannacci solleva interrogativi più ampi sul delicato equilibrio tra libertà di espressione e doveri istituzionali all’interno delle forze armate italiane.

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