Carabinieri

Inquietante scoperta nel covo di Messina Denaro: arma con matricola di un carabiniere della DIA

Un nuovo sviluppo sconcertante emerge dalle indagini sul covo di Matteo Messina Denaro a Mazara del Vallo. La matricola dell’arma ritrovata nel box di via Castelvetrano corrisponde a quella di una pistola in dotazione a un carabiniere in servizio presso la Direzione Investigativa Antimafia (DIA) di Trapani, proprio l’unità incaricata della caccia al noto latitante.

Il box, riconducibile a Giuseppe Di Giorgi, 49 anni, ora in stato di arresto, ha rivelato un tesoro di prove: documenti, impronte digitali e una somma di denaro non specificata. Ma è la pistola, perfettamente funzionante e corredata di 50 munizioni, a sollevare i maggiori interrogativi.

L’arma, nascosta in un armadio tra alcuni vestiti, sembra essere stata “ripulita” e regolarizzata con abilità. Di Giorgi ha dichiarato di averla trovata per strada, ma gli investigatori sono scettici. La corrispondenza della matricola con quella di un’arma in dotazione alle forze dell’ordine solleva domande inquietanti sulla possibile complicità interna o su un sofisticato sistema di contraffazione.

Le indagini, condotte dal ROS dei Carabinieri e dallo SCO della Polizia sotto la direzione della Procura di Palermo, si concentrano ora sul comprendere come e perché sia stata scelta proprio quella matricola. Un’ipotesi è che per la falsificazione sia stata utilizzata l’arma “originale”, ma non si esclude che il numero di serie possa essere stato ottenuto attraverso altre vie, come l’accesso ai registri nazionali.

Il box, che conteneva anche un letto e un cucinino, si ritiene sia stato utilizzato da Messina Denaro nei mesi precedenti al suo arresto, avvenuto nel gennaio 2023 presso la clinica La Maddalena. Gli investigatori esprimono sorpresa per il fatto che, a distanza di un anno e mezzo, il covo non sia stato completamente ripulito.

L’individuazione del box è stata possibile grazie a una chiave trovata addosso a Messina Denaro il giorno del suo arresto, che apriva il cancello elettrico del complesso dove si trova il garage.

Mentre le indagini proseguono, emergono voci su presunti festini a cui avrebbe partecipato Messina Denaro, coinvolgendo escort e politici. Il ROS sta attualmente verificando queste affermazioni, aggiungendo un ulteriore strato di complessità a un caso già intricato.

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