Armi all’Ucraina, scontro nel governo: Crosetto spinge per aiutare Kiev, la Lega frena
Crosetto: “Sostenere Kiev per arrivare a una pace giusta”
La decisione dell’Italia di inviare nuovi armamenti all’Ucraina ha acceso il dibattito politico sul ruolo del nostro paese nel conflitto in corso. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, in un’intervista al Corriere della Sera, ha difeso la scelta di Roma di onorare gli impegni con la NATO e Kiev: “Lavorare per la pace è obiettivo di noi tutti. Solo che mentre c’è chi se lo ricorda una volta al mese, per fare titolo quando va di moda, la presidente del Consiglio, Tajani e io questo obiettivo lo perseguiamo ogni giorno. Ma dare l’opportunità all’Ucraina di difendersi non significa non volere la pace. È vero il contrario: significa volere una pace giusta”.
Zaia: “Basta armi, è tempo di diplomazia”
Posizione diversa quella espressa da esponenti della Lega come il presidente del Veneto Luca Zaia, che invoca un’azione diplomatica decisiva per arrivare quanto prima alla pace: “Io sono d’accordo con il Papa che ci ha indicato una via. Bisogna chiuderla questa partita”.
Due visioni difficilmente conciliabili nella maggioranza
Due visioni difficilmente conciliabili, che testimoniano le difficoltà della maggioranza di governo nel trovare una sintesi. Da un lato l’atlantismo di FdI e FI, dall’altro un partito, la Lega, che stenta a prendere una posizione chiara. La soluzione potrebbe essere continuare a supportare Kiev, senza però trascurare l’opzione diplomatica. L’obiettivo comune resta quello di una pace giusta per l’Ucraina.
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