4 NOVEMBRE, LO SPOT DELLE FORZE ARMATE FA STORCERE IL NASO AI GENERALI
Un
medico che esce di casa per andare al lavoro, una maestra che fa lezione tra i
banchi degli scolari, operai al lavoro in un cantiere, pensionati che giocano a
bocce, una partita di rugby tra bambini, due ragazze che fanno jogging:
scene di vita quotidiana. Di vita “civile”, senza divise e senza armi. Insomma,
senza militari: salvo un ultimo fotogramma.
medico che esce di casa per andare al lavoro, una maestra che fa lezione tra i
banchi degli scolari, operai al lavoro in un cantiere, pensionati che giocano a
bocce, una partita di rugby tra bambini, due ragazze che fanno jogging:
scene di vita quotidiana. Di vita “civile”, senza divise e senza armi. Insomma,
senza militari: salvo un ultimo fotogramma.
Non si
era mai visto. Perciò ha fatto storcere il naso a molti generali e ammiragli il video
voluto dal ministro della difesa Roberta Pinotti per il 4 novembre 2014,
in occasione della giornata dell’unità nazionale e festa delle forze armate, da
qualche giorno trasmesso sui canali televisivi nazionali.
era mai visto. Perciò ha fatto storcere il naso a molti generali e ammiragli il video
voluto dal ministro della difesa Roberta Pinotti per il 4 novembre 2014,
in occasione della giornata dell’unità nazionale e festa delle forze armate, da
qualche giorno trasmesso sui canali televisivi nazionali.
«Ci
sono cose che sembrano scontate come respirare. Costruire il futuro, inseguire
i propri sogni, ridere insieme. E prima di tutto la libertà di farlo», dice la
voce che accompagna lo scorrere delle immagini, persone, case e paesaggi e note
un po’ stile Mulino bianco. Fino allo “slogan” scelto quest’anno dal ministero
della difesa: «La sicurezza del paese è la nostra missione». Soltanto alla
fine, sullo sfondo compare la fotografia di due uomini – un pilota dell’aeronautica
e un fante dell’esercito – e di due donne, ufficiali dei carabinieri e della
marina militare.
sono cose che sembrano scontate come respirare. Costruire il futuro, inseguire
i propri sogni, ridere insieme. E prima di tutto la libertà di farlo», dice la
voce che accompagna lo scorrere delle immagini, persone, case e paesaggi e note
un po’ stile Mulino bianco. Fino allo “slogan” scelto quest’anno dal ministero
della difesa: «La sicurezza del paese è la nostra missione». Soltanto alla
fine, sullo sfondo compare la fotografia di due uomini – un pilota dell’aeronautica
e un fante dell’esercito – e di due donne, ufficiali dei carabinieri e della
marina militare.
Il
presupposto della nostra libertà è la sicurezza. Un primo messaggio che ne
contiene un secondo, implicito, in tempi di tagli al bilancio: la libertà ha un
costo. A chi mette a rischio la vita per difenderla, non si possono certo far
mancare le risorse per svolgere un lavoro difficile nelle migliori condizioni
di sicurezza.
presupposto della nostra libertà è la sicurezza. Un primo messaggio che ne
contiene un secondo, implicito, in tempi di tagli al bilancio: la libertà ha un
costo. A chi mette a rischio la vita per difenderla, non si possono certo far
mancare le risorse per svolgere un lavoro difficile nelle migliori condizioni
di sicurezza.
Oggi le
cerimonie ufficiali del 4 novembre sono aperte dalla deposizione di una corona d’alloro
all’Altare della patria da parte del presidente della repubblica Giorgio
Napolitano. Nel pomeriggio, alle 15.00, al comando operativo di vertice
interforze di Centocelle, si terrà una videoconferenza del ministro della
difesa Pinotti con i militari italiani impegnati nei contingenti
internazionali.
cerimonie ufficiali del 4 novembre sono aperte dalla deposizione di una corona d’alloro
all’Altare della patria da parte del presidente della repubblica Giorgio
Napolitano. Nel pomeriggio, alle 15.00, al comando operativo di vertice
interforze di Centocelle, si terrà una videoconferenza del ministro della
difesa Pinotti con i militari italiani impegnati nei contingenti
internazionali.
Il 4
novembre è l’unica festività nazionale che, istituita nel 1919, ha traversato
le due età, quella monarchica e quella repubblicana, in ricordo del 4 novembre
1918, anniversario della fine della prima guerra mondiale e della vittoria per
l’Italia.
novembre è l’unica festività nazionale che, istituita nel 1919, ha traversato
le due età, quella monarchica e quella repubblicana, in ricordo del 4 novembre
1918, anniversario della fine della prima guerra mondiale e della vittoria per
l’Italia.