16enne suicida con un colpo di pistola del padre poliziotto
Dolore e sgomento a Marano
Un colpo secco, improvviso, e poi il silenzio. Si è consumata così, all’interno di una villetta in via Gioberti, a Marano di Napoli, una tragedia che ha lasciato sgomenta un’intera comunità. Un ragazzo di appena 16 anni è stato trovato senza vita, raggiunto da un colpo di pistola alla testa. L’arma, secondo quanto emerso, era dal padre, un agente della Polizia di Stato.
L’episodio è avvenuto nella tarda mattinata di sabato 20 luglio, in una zona residenziale poco distante da San Rocco. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Marano, gli agenti del Commissariato di Giugliano e un’ambulanza del 118, ma ogni tentativo di soccorso è stato vano.
Un gesto estremo o una tragica fatalità?
Secondo quanto trapelato nelle ore successive al fatto, si fa largo l’ipotesi di un suicidio, ma gli inquirenti non escludono alcuna pista. Al momento, infatti, viene considerata anche la possibilità di un incidente domestico: il giovane potrebbe aver impugnato l’arma del padre inconsapevolmente, provocando lo sparo in modo involontario.
Le indagini, coordinate dalla Polizia di Giugliano, sono in corso. Gli investigatori stanno ascoltando familiari e amici, ricostruendo le ultime ore del ragazzo e analizzando i dispositivi elettronici in uso, nella speranza di trovare elementi utili a chiarire quanto accaduto.
Una famiglia spezzata: chi era il ragazzo
Il giovane viveva con i genitori e tre fratelli. La madre è una dipendente di una casa di riposo, mentre il padre presta servizio come poliziotto. Una famiglia normale, descritta da chi li conosce come riservata e unita. Nessun segnale premonitore, almeno in apparenza, aveva mai fatto presagire un dramma simile.
La notizia ha fatto rapidamente il giro del quartiere e dei social. Commozione, incredulità e dolore sono le parole che riempiono le bacheche virtuali. Un intero paese si stringe attorno ai familiari della vittima, colpiti da un lutto improvviso e incomprensibile.
Un dolore che interroga tutti
La morte di un adolescente è sempre una ferita profonda. Quando avviene in circostanze tanto drammatiche, la ferita diventa uno squarcio collettivo. Marano piange un figlio, uno studente, un ragazzo.
In attesa di risposte
Mentre si attende l’esito dell’autopsia e ulteriori accertamenti da parte della scientifica, Marano resta in silenzio. Le sirene si sono spente, ma l’eco della tragedia risuona ancora forte. Nessuna parola potrà colmare il vuoto lasciato da una giovane vita spezzata troppo presto.
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