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SAS IN AZIONE, CATTURATI TRE SIGNORI DELLA GUERRA: “UCCIDERLI NON È SEMPRE LA COSA MIGLIORE DA FARE”

(di Franco Iacch per DifesaOnLine) – “Siamo sul terreno in mezzo a loro, ci vestiamo come loro. Prima ancora di capirlo si ritrovano già ammanettati ed in viaggio verso una destinazione sconosciuta. Dal nostro punto di vista, eliminarli non è sempre la cosa giusta da fare”. Sono trascorse tre settimane da quando il governo britannico ha dato carta bianca per tutte le operazioni in territorio nemico proposte dalla SAS. Missioni condotte esclusivamente dagli operatori dei reparti speciali, autorizzati dai governi ad ingaggiare il nemico. Eliminare o catturare i nemici: è una decisione che spetta alla SAS. Nelle ultime tre settimane, lo Special Air Service ha condotto tre blitz in territorio nemico, catturando tre signori della guerra. Questi ultimi sono stati consegnati ai funzionari kurdi ed iracheni per l’interrogatorio, alla presenza degli agenti MI6 e MI5.

Le incursioni della SAS sono state annunciate da fonti vicine al Ministero della Difesa inglese ai media del paese. “Uccidere i terroristi non è sempre utile alla causa. Catturandoli, invece, instilliamo la paura, scardinando la loro rete di comando in vista dell’offensiva su Mosul. Rapire i loro comandanti nel cuore della notte è una precisa tattica”. Le ultime incursioni sono state condotte da venti unità dello Special Air Service, sotto il comando degli Stati Uniti. Gli inglesi sono supportati sul terreno dalle forze speciali degli Stati Uniti (Seal/Berretti Verdi) e dallo Special Air Service Regiment australiano. “Ci sono stati episodi in cui abbiamo affidato la sola avanscoperta agli iracheni, ma con ottimi risultati. Come SAS siamo al centro di questa nuova strategia, ma è fondamentale che gran parte del merito vada agli iracheni”.

Pochi giorni fa, il governo inglese ha dato via libera alla SAS anche per le incursioni tramite procedura di “lancio in alta quota con apertura ritardata” (High Altitude Low Opening – HALO) nelle zone nemiche. Londra ha autorizzato tali operazioni segrete contro i terroristi in Siria ed Iraq.

La procedura HALO è tipica dei reparti speciali per l’infiltrazione dei reparti speciali oltre le linee nemiche: eseguita da quote prossime ai diecimila metri, annulla di fatto la rilevazione acustica. La SAS ed i commando dello Special Boat Service utilizzeranno i nuovi C-17 della RAF per quella che è stata già definita la “SAS’s air-troop”.

L’integrazione dei C-17 si è appena conclusa: andranno a sostituire i C-130. Questi ultimi sono in grado di trasportare 100 paracadutisti perfettamente equipaggiati. I C-17, oltre a lanciare piccoli veicoli, mitragliatrici pesanti e mortai, raddoppia il numero dei commando a bordo. I C-17 permetteranno alla SAS, tramite procedura HALO, di atterrare furtivamente durante la notte, nelle aree prossime ai bersagli.

“Molte operazioni in Iraq ed in Afghanistan sono state sventate dal rumore degli elicotteri in arrivo. Ciò ha consentito alle forze ostili di organizzare una difesa. Gli assalti a bassa apertura annullano tale problema”.

Una anno fa, le forze speciali americane hanno tentato un attacco alla roccaforte di Raqqa per salvare gli ostaggi, ma sono stati respinti dai difensori, allertati dal rumore degli elicotteri.

Secondo il governo inglese, 47.000 “soldati arabi” hanno completato la formazione militare ad opera degli occidentali.

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