Carabinieri

“QUANDO CI SIAMO LASCIATI MI HA DATO IL NUMERO DI TELEFONO” IL DETTAGLIO DEL CARABINIERE

Emerge un nuovo, clamoroso dettaglio mai rivelato prima dal carabiniere 40enne accusato insieme a un collega di stupro ai danni di due studentesse americane a Firenze. “Ci siamo lasciati bene”, ha spiegato l’agente, l’unico dei due a parlare con gli inquirenti. La 21enne americana gli avrebbe pure lasciato il numero di telefono. Il carabiniere di 45 anni, sposato e padre di due figli, che sabato si è presentato spontaneamente in Procura per raccontare la sua versione dei fatti, avrebbe aggiunto questo dettaglio agli inquirenti, riporta il Giornale. Un particolare che dimostrerebbe – come sostiene il militare – che non c’è stato stupro ma che la studentessa americana era consenziente.

Dopo la diffusione della notizia sullo stupro a Firenze, giovedì mattina scorso, i sei militari (due per pattuglia) che alle due e trenta di notte erano intervenuti davanti alla discoteca Flò, riporta Il Tempo, hanno creato una chat di gruppo per capire come fosse possibile che i giornali si fossero inventati questa storia.

“Ragazzi, ma avete sentito i tg? Ma parlano del Flò, della rissa. E poi quelle due, ma chi sono? Siamo rientrati tutti, no?”. Alla conversazione i due carabinieri indagati (quelli che poi accompagnano le due studentesse americane) non hanno mai partecipato. Loro infatti non hanno più fatto ritorno alla base. Sono entrati con le ragazze nell’androne del palazzo. Poi sono stati accusati di stupro. Il capo pattuglia sabato ha confessato di aver avuto un rapporto sessuale – ma consenziente – con la ragazza Il collega è salito in ascensore con l’altra. L’avrebbe baciata ma lei non ricordava nemmeno il suo volto. Però con il cellulare è riuscita a scattare una foto del militare avvinghiato a lei.

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