Polizia

POLIZIOTTO RUBA MITRAGLIETTA IN QUESTURA E LA VENDE A 1000 EURO AD UN PREGIUDICATO

(di Chiara Spagnolo) – LECCE – Ruba una mitraglietta M12 dall’armeria della questura di Lecce e poi la cede a un pregiudicato: finisce nei guai un poliziotto salentino, sottoposto a fermo dopo le indagini lampo svolte dai suoi stessi colleghi. L’inchiesta era scattata quando, durante i controlli quotidiani nel deposito che custodisce le armi in dotazione alla polizia, è stata riscontrata l’assenza di una mitraglietta utilizzata soltanto da alcuni reparti e in specifiche operazioni.

Incrociando i dati dei servizi e del personale operativo nelle ore precedenti, gli uomini della squadra mobile – coordinati dal dirigente Alberto Somma – hanno ristretto molto presto il campo a pochi nomi, fino ad arrivare al responsabile. Si tratta di un poliziotto in servizio alla questura di Lecce: di fronte alle prove schiaccianti raccolte dai colleghi, non ha potuto fare altro che ammettere le proprie responsabilità. L’agente ha anche spiegato di avere ceduto l’arma a un uomo residente a Merine, la cui abitazione è stata sottoposta a immediata perquisizione.

La mitraglietta è stata trovata e sequestrata e il pregiudicato, considerato vicino alla Sacra corona unita, arrestato per detenzione illegale di arma da guerra. Il poliziotto invece è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e interrogato dalla pm Carmen Ruggiero, davanti alla quale ha ribadito di avere sottratto l’arma con la finalità di cederla alla persona presso cui è stata trovata: è stato trasferito in carcere, in attesa dell’udienza di convalida, con l’accusa di furto di arma da guerra. Gli elementi finora in possesso della squadra mobile fanno ritenere che l’arma sia stata venduta per 1.000 euro.

“E’ un episodio di estrema gravità che ci addolora profondamente – ha affermato il questore di Lecce, Pierluigi D’Angelo – ma è significativo che a portarla alla luce a a sventare il tentativo siano stati altri poliziotti e che la struttura sia stata in grado di reagire tempestivamente enucleando e neutralizzando chi si è posto al di fuori delle regole, tradendo il giuramento prestato e i suoi principi: quei principi che tutti gli altri poliziotti osservano quotidianamente con grande sacrificio ponendosi al servizio della giustizia e dei cittadini”. (Repubblica.it)

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