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POLIZIA: ARRUOLATI NUOVI AGENTI MA NON CI SONO SOLDI PER LE DIVISE

“Forse
alla maggior parte degli italiani non fregherà assolutamente nulla che i
Poliziotti vadano in servizio senza poter disporre delle necessarie uniformi, e
ne dubitiamo perché è la divisa ciò che ci identifica agli occhi della
gente, ma al Capo della Polizia non può non fregare.

E per
quanto egli si disinteressi della vergogna assoluta che si verifica,
sfortunatamente non può non occuparsene perché viene pagato profumatamente
anche per questo. Se poi vuol far credere veramente di non essere al
corrente che parte del suo personale deve lavorare in abiti civili o
acquistando il necessario vestiario a spese proprie, allora noi siamo qui
a raccontarglielo. Quindi  niente  più  scuse,  si
 metta fine a questo scempio perché davvero siamo ben oltre il limite
della decenza”.
Questo,
in sintesi, il messaggio racchiuso nella missiva che Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato
Indipendente di Polizia, ha inviato al
Capo della Polizia, Alessandro Pansa
, per lamentare la gravissima
situazione che riguarda non solo gli Allievi
Agenti del 191° Corso
in atto presso la Scuola di Alessandria, ma anche il Personale della Polizia Stradale della stessa provincia,  ai
quali non viene fornito il  necessario vestiario come previsto che avvenga
da parte dell’Amministrazione.
In
particolare, ai circa 400 Allievi Agenti
non è stata consegnata alcuna divisa con cui svolgere l’attività formativa
iniziata già da due mesi, nulla, nessuno dei tanti capi necessari per le
diverse attività (sarebbero disponibili solo le calzature “anfibi” che
però non vengono distribuite  perché non c’è vestiario cui
abbinarli!); ed i Poliziotti della Stradale, poi, da tempo fanno  i
conti con l’indisponibilità dei capi indispensabili per svolgere il
 loro servizio all’esterno, tentando di arrangiarsi reperendone alcuni qua
e là, anche usati… E non sono situazioni sconosciute a tanti
altri colleghi in altre zone d’Italia.
“Purtroppo
non si tratta di uno scherzo di pessimo  gusto  –  si
 infuria  Maccari  –  ma  di  una  verità
dal gusto insopportabilmente amaro, perché è lo specchio di un generale modo di
trattare e concepire il nostro lavoro, il rispetto che è dovuto alle
persone che siamo ed al servizio che rendiamo allo Stato. Qui non si
tratta solo di una questione  di  indumenti,  ma  si
 tratta  del  decoro  di  un  intero
 Corpo di Polizia, non solo ridotto agli stracci ed alla fame, in
senso operativo quanto in senso retributivo, ma soprattutto ridotto a
subire la vergognosa indifferenza ed inattività proprio di chi è  preposto
  a curarsi di loro.

L’unica
alternativa sarebbe che il nostro Capo pensi e ritenga giusto che i
Poliziotti si trovino le divise da soli pagandole con parte di quel già
insufficiente stipendio  che  spesso  non   gli
consente di arrivare a fine mese, e per migliorare il quale lui non ha mai
speso una sola parola. Ma non vogliamo credere che possa arrivare a tanto
solo perché lui può contare su un compenso faraonico. Ciò che vogliamo
credere – conclude Maccari – è che lui invece interverrà al più presto in
maniera risolutiva, visto che impegnarsi per garantire ai Poliziotti italiani
di operare in maniera efficiente e con decoro, cosa per cui
l’abbigliamento specifico è indispensabile, rientra  certamente fra i
suoi compiti”.

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