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Nave San Marco recupera 408 migranti. L’Europa continua a guardare e non interviene

Quattrocento migranti africani soccorsi dalla nave "San Marco"

Sono sbarcati stamattina nel porto di Augusta. A bordo del barcone c’erano quaranta donne e ottanta minori. Il ministro Moavero: “Positivo il Consiglio europeo dei premier e capi di Stato”.

Un altro soccorso in mare, un altro sbarco di migranti in Sicilia. La nave “San Marco” della Marina militare, nell’ambito dell’operazione “Mare Nostrum”, ha soccorso 408 migranti, sbarcati stamani intorno alle 7,30 nel porto di Augusta. Si tratta di persone di varie nazionalità subsahariane, tra le quali quaranta donne e ottanta minori.
Un’emergenza che non si arresta, mentre il governo italiano, all’indomani del vertice europeo dei capi di Stato e primi ministri, conta per la prima volta sul sostegno dell’Unione. “Per rendere con un’immagine – dice il ministro per gli Affari europei, Enzo Moavero – è come se sui migranti la Ue si fosse impegnata finora con una cassetta degli attrezzi di cui aveva aperto solo un paio di scomparti. Ora li abbiamo aperti tutti. E l’aver fissato sin da ora un percorso, con delle tappe precise, nella metodologia europea è un chiaro sintomo della volontà di affrontare e risolvere una questione. D’altronde non è che sulla crisi economica, iniziata nel 2008, l’Europa abbia garantito risposte più immediate”.
Intervistato da “Avvenire”, Moavero definisce “molto positivo” l’esito del Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo. “Le proporzioni delle tragedie avvenute nel Mediterraneo inducono la nostra sensibilità a pretendere risposte immediate. Questa esigenza deve fare i conti però con la ‘meccanica’ dell’Unione, la cui complessità è nota”, spiega Moavero. “Io vedo comunque tre ordini di risultati ottenuti: oltre a un calendario, ci sono misure immediate, anche se parziali, a cominciare dal potenziamento di Frontex; e c’è una presa di coscienza da parte dei leader come mai prima d’ora”.
“Erano tanti anni che il Consiglio europeo non si occupava di migrazioni. Ci si poteva limitare a manifestare una generica sensibilità sul tema. Invece c’è stata una reale discussione, sinceramente sentita, che ha occupato la gran parte della mattina di venerdì”, sottolinea il ministro, secondo il quale “stavolta c’è una volontà effettiva di arrivare a un risultato”.
 
Fonte:Palermo.repubblica.it

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