Senza categoria

«MIO FIGLIO STA MORENDO, AIUTATECI» STAFFETTA DELLA POLIZIA SALVA UN BAMBINO

L’allarme scatta poco dopo le sedici.
Sembra un normale pomeriggio di inizio luglio, e invece no. 
Lungo le strade fra Ellera e San Sisto
c’è una macchina che corre all’impazzata e un giovane uomo al telefono.

Un attimo, per gli occhi esperti dei
poliziotti della squadra volante (in zona per un intervento richiesto da un
residente) capire che dietro quella corsa folle ci può essere qualcosa di molto
grave. Anche superiore al pericolo evidente per la circolazione stradale.
Facile per loro, sempre in strada a correre dietro a emergenze di qualsiasi
tipo, capire che negli occhi di quel giovane uomo c’è un misto di terrore e
disperazione.
La supposizione è presto confermata. Al lato passeggero c’è una donna con un
bimbo in braccio. E allora l’allarme diventa emergenza assoluta, primaria. La
pattuglia della volante si mette all’inseguimento dell’auto, all’altezza di una
rotonda la raggiunge, l’affianca. Il capo pattuglia scambia qualche parola con
il giovane conducente: è il padre di quel bimbo, agitatissimo perché il suo
piccolo sta male, respira male, e stanno correndo all’ospedale.
Lampeggiante e sirena “a palla”: la
volante fa la staffetta al pronto soccorso. Provvidenziale: il traffico si
“apre” e a quel punto ci vogliono pochi istanti per arrivare all’ospedale Santa
Maria della Misericordia. Poliziotti e genitori scendono al volo, il personale
sanitario (già allertato) corre loro incontro, la madre in lacrime consegna il
bimbo all equipe medica e spiega velocemente quanto successo. Ha 4 anni, dopo
pranzo lo ha messo a letto, a un certo punto non lo sente e va in camera: vede
che ha vomitato e non si sveglia. «Salvatelo, vi prego».

E il salvataggio avviene. «Bravi medici
e infermieri, bravissimi i poliziotti intervenuti. Grazie a tutti, davvero, di
cuore» diranno i due genitori chiamando in questura a pericolo scampato.Alfano
afferma di investire sulla sicurezza e millanta ingenti “future” risorse e
nuovi arruolamenti. 

Fonte: Il messaggero

Lascia un commento

error: ll Contenuto è protetto