Editoriale

MILITARI PENDOLARI DI “SERIE B”. COSTRETTI A LASCIARE IL POSTO SUI TRENI AI VIAGGIATORI “PAGANTI”

Il pendolarismo dei militari sui treni, in convenzione con Trenitalia, nella settimana trascorsa è stato al centro di numerose polemiche che stentano ad attenuarsi. Anzi, sicuramente, nei giorni che verranno, la questione continuerà ad essere trattata con non pochi contrasti.

La questione è molto semplice. I militari, in alcune regioni, hanno diritto alla gratuità del viaggio sui treni poiché la loro presenza in uniforme scoraggia il compimento di reati nei confronti dei passeggeri e naturalmente anche del personale ferroviario viaggiante, episodi che purtroppo si verificano spesso sulla rete ferroviaria.

Qualche giorno fa una lettera dello Stato Maggiore della Difesa riporta il messaggio di Trenitalia che invita i militari (non si comprende se paganti o meno) a cedere il posto agli altri passeggeri. Ecco una parte della lettera:

“Questo Stato Maggiore della Difesa ha ricevuto segnalazioni in merito ad un messaggio interfonico, diramato su alcune tratte ferroviarie nei giorni scorsi, con il quale viene annunciato che, in caso di sovraffollamento, gli appartenenti alle Forze Armate e alle Forze dell’Ordine sono invitati a cedere il posto ai viaggiatori provvisti di titolo di viaggio. Tale comunicazione viene reiterata anche in mancanza della suddetta circostanza del sovraffollamento del treno. Interpellati dal personale militare presente a bordo, alcuni capitreno hanno riferito che trattasi di un messaggio registrato diramato automaticamente per disposizione di servizio. I messaggi, per il tono perentorio, il contenuto e la ripetuta diffusione, sono stati percepiti come poco rispettosi nei confronti dei militari e delle Istituzioni di appartenenza. Inoltre, generano l’errata convinzione che chiunque viaggi in uniforme sia sprovvisto di titolo di viaggio, ovvero l’aspettativa che gli appartenenti alle FF.AA./FF.00. debbano cedere il posto indiscriminatamente a tutti gli altri viaggiatori.

Al riguardo, a prescindere dal comune senso civico che impone di lasciare il posto a chi ne ha maggiore bisogno (ad es. anziani, donne in gravidanza, portatori di handicap ecc.), occorre osservare che la suddetta situazione, oltre a discriminare i militari additati come beneficiari di privilegi ingiustificati, potrebbe provocare negli altri viaggiatori atteggiamenti polemici nei confronti dei “cittadini con le stellette”.

Lascia un commento

error: ll Contenuto è protetto