Editoriale

MILANO SCEGLIE UN POLIZIOTTO A CAPO DEI VIGILI

Prenderà servizio a settembre, dopo che saranno state chiuse le pratiche di quello che tecnicamente si chiama distacco e che dovranno essere perfezionate anche a Roma. Ma la decisione, ormai, è presa. La nomina ufficiale arriverà in questi giorni, ma è ormai certo che il nuovo comandante della Polizia locale di Milano sarà Marco Ciacci, vicequestore aggiunto e dirigente del commissariato Mecenate, in passato già responsabile della sezione della Polizia giudiziaria della Procura e considerato il “braccio operativo del Rubygate”.

L’accelerazione è stata impressa dallo stesso sindaco Beppe Sala, che aveva dichiarato l’intenzione di risolvere la situazione legata alle dimissioni di Antonio Barbato entro Ferragosto. Nessun ripensamento da parte del primo cittadino, neanche dopo il lancio di una raccolta firme online per riconfermare Barbato: “Chi mi conosce – ha detto Sala – sa che ogni pressione rispetto alla mia libertà di prendere decisioni per il bene collettivo ottiene solo un affetto contrario. Quindi di queste petizioni non tengo proprio conto e decido sulla base di quello che ritengo giusto, ascoltando tutti”.

Ancora prima di formalizzare il nome del prossimo comandante, però, a Palazzo Marino bisognerà stabilire l’incarico di Barbato. Lui avrebbe voluto un posto alla direzione Mobilità, l’amministrazione gli avrebbe offerto un altro ruolo nel settore sicurezza delle scuole. Alla fine, si potrebbero aprire le porte di Amat, la società comunale che si occupa di studi sulla viabilità e l’ambiente. L’epilogo della vicenda si è svolto la scorsa settimana, quando Barbato ha fatto un passo indietro. Questione di opportunità: non è indagato, appunto, ma l’ex sindacalista arrestato con l’accusa di essere un “facilitatore” del clan Laudiani gli aveva offerto la possibilità di far pedinare un altro ghisa dalla società di un imprenditore della sicurezza poi finito in manette. Un comportamento bocciato dal Comitato per la legalità di Palazzo Marino guidato da Gherardo Colombo e dallo stesso Sala: “Barbato è incompatibile con la guida del corpo”.

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