Polizia Penitenziaria

LA POLIZIA PENITENZIARIA VERSO LO SMANTELLAMENTO, A BREVE LA SOPPRESSIONE?

In questi mesi siamo stati gli unici a dar voce ad un corpo isolato, lontano dagli interessi della politica e privo di ogni intervento governativo. Abbiamo, in anteprima, pubblicato la bozza di riordino del polizia penitenziaria, così come al vaglio degli stati generali. Oggi lasciamo la parola al sindacato OSAPP, con alcune considerazioni sul prossimo riordino interno.

“Avevamo detto che avevamo provato un sentimento di fiducia nei riguardi della piacevole fumosità del Dap sul progetto di Riordino,  viste le promesse di riforme e miglioramenti  per l’assetto della Polizia Penitenziaria che il Dap ci aveva propinato, senza peraltro portare alcun documento al tavolo,  lo scorso giovedì 19 maggio.

Certo e come anche avevamo scritto, VISTO CHE IL DIAVOLO SI NASCONDE NEI PARTICOLARI,  non avevamo in alcun modo sottovalutato i distinguo e i giochetti verbali e terminologici che sempre hanno contraddistinto, in un Dipartimento gestito dai direttori penitenziari che sul Corpo hanno solo guadagnato, la politica penitenziaria dell’un passo in avanti e dei due passi indietro soprattutto nei confronti  di coloro che rappresentano l’87% del Personale penitenziario e senza i quali le carceri non funzionano, anzi chiudono e i direttori/dirigenti penitenziari non dirigono alcunché e i detenuti, oltre stare male, in carcere ci muoiono e nessuno li salva o presta loro soccorso, o consente che lavorino, che si incontrino, che facciano sport o vadano a scuola, o incontrino i propri familiari,  in carcere, come nessuno dei tanti Soloni esterni, che il carcere l’hanno visto in fotografia eppure ne parlano (tipo quelli dei c.d. “stati generali”) ha mai saputo o capito veramente.

E avevamo persino detto, qualche riunione precedente, presente il Vice Capo del Dap Massimo De Pascalis che se non ci fosse stata la Polizia Penitenziaria, che è e rimane un Corpo di Polizia dello Stato e quindi “legato” agli atri Corpi. l’Amministrazione penitenziaria sarebbe morta e seppellita, stanti i progetti di Via Arenula e del binomio Orlando-Melillo.

E che qualcosa non andasse, poteva persino risultare evidente, visto che il Capo del Dap Santi Consolo lo stesso giovedì 19 maggio aveva chiesto al Vice Capo De Pascalis di trasmettere alle Organizzazioni Sindacali  (che l’avevano anche richiesto) un documento illustrativo sulle proposte del Dap al Riordino, che era stato sollecitato anche venerdì 20 e che oggi sabato 21, alle ore 18,00 NON E’ ANCORA PERVENUTO.

Normale, il progetto di Riordino per la parte che riguarda la Polizia Penitenziaria, per come predisposto dal Dap, prevede l’assorbimento del Comando del Reparto di Polizia Penitenziaria , l’articolazione interna agli istituti di pena e  che a volte ricomprende anche 1.000 – mille – unità,  che trova consimilitudine nelle altre Forze di Polizia, che in quanto uffici di rilevanza esterna del Corpo, assolvono al proprio interno alle fuznioni di Polizia Giudiziaria  e di Polizia di Sicurezza, sono assorbiti (SIC!) dal DIRETTORE DELL’AREA SICUREZZA DEL CARCERE….cioè ricacciate/rinchiuse “furbescamente” all’interno dell’istituto di pena nonostante la dirigenzializzazione che il Riordino determinerebbe nei confronti dei Funzionari del Corpo.

Ma non è tutto, anche le funzioni del Comandante del Nucleo Operativo Traduzioni o, a livello locale, Coordinatore e a cui attengono anche le funzioni di Polizia Stradale , sono assorbite dallo stesso DIRETTORE DELL’AREA SICUREZZA e, qui, si tratta dell’abolizione del D.M. 8 febbraio 2012 e della circolare del Capo del Dap del 14 marzo 2013 nella parte che individua i Nuclei Traduzioni quali SERVIZI AI SENSI DELLL’ART.31 DEL DPR 82/1999. Ecco perché, dopo 3 anni nessuno aveva ancora attribuito formalmente le funzioni di cui al VIGENTE Modello Operativo nè, ovviamente, erano stati istituti i relativi Nuclei sul territorio.

Dulcis in fundo ma non ultimo perché qualcuno ci racconta di un progetto mastodontico e zeppo di particolari “diabolici”, nonostante le nostre quanto mai esplicite richieste e specificazioni sul significato dei nomi nella lingua italiana, resterà nella nuova dirigenza del Corpo la denominazione di Commissario Coordinatore al posto di quella, consimile agli altri Corpi, di Vice Questore Aggiunto.

Ci domandiamo che senso abbia che il Capo del Dap Santi Consolo porti avanti battaglie durissime per mantenere alla Polizia Penitenziaria il “Comando” del VII Settore alla Sfilata del 2 giugno o per portare il Presidente Matterella alla Festa Nazionale del Corpo il 7 giugno, se qualcuno, appena sotto di lui,  il Corpo lo vuole di fatto abolire?

Forse qualche risposta ce la daranno le piazze (tra cui quella del Dap, di Via Arenula e di Montecitorio) in cui ci stiamo apprestando a manifestare tra pochi giorni.”

LEO BENEDUCI

OSAPP
Organizzazione
Sindacale
Autonoma
Polizia
Penitenziaria

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