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CONCORSO 559 AGENTI POLIZIA RINVIATO 6 VOLTE. I CANDIDATI “NOSTRI DIRITTI E NOSTRE FAMIGLIE SIANO RISPETTATE”

Il concorso per 559 agenti della Polizia di Stato è stato rinviato, ancora una volta. Prossima data 13 gennaio 2017. Orma siamo a sei rinvii protratti nel tempo

Ovviamente sui social network scorre il malumore dei ragazzi che desiderano porre fine a questa situazione di incertezza. Sono molti i lettori che ci scrivono sperano che si sblocchi lo stallo concorsuale. Oggi vi pubblichiamo lo sfogo di un ragazzo, aspirante poliziotto.

“Sono Marco, un comune cittadino italiano. In realtà potrei avere tanti nomi e cognomi in quanto scrivo per tanti di ragazzi che come me hanno partecipato al concorso per entrare in polizia, nello specifico: concorso 559 allievo agenti polizia di stato, bandito dal governo e ormai giunto al termine vedendolo ulteriormente rinviato al 13 gennaio .

Desidero richiamare la vostra attenzione  su due punti fondamentali:

  1. L’Italia sta affrontando un periodo epocale sulla questione sicurezza e non sto qui a fare l’elenco delle reali minacce interne-esterne paese che ci circondano. Come mai questo governo non manda avanti gli iter concorsuali dove ci sono migliaia di giovani ragazzi pronti ad essere assunti così da esaudire un sogno lavorativo e servire il proprio stato?
    Il comparto sicurezza è esausto, mancano le risorse, manca personale giovane, mancano mezzi ma principalmente manca la serietà. Il governo quanto veramente tiene a noi giovani e quanto veramente tiene alla sicurezza dei propri cittadini?
  2. Concorso per le carriere iniziali per le forze di polizia  (559 allievo agenti polizia di stato). Concorso che continua ad essere rinviato da mesi, direi anni, visto che l’ultimo rinvio ci porta al 13 gennaio 2017. Concorso screditato dalle  testate giornalistiche senza sapere che dietro tutto ciò ci sono migliaia di giovani migliaia di famiglie che hanno investito tempo e denaro dando fiducia a noi, per far si che questo sogno di indossare una divisa diventi realtà.

Noi tutti chiediamo che questo concorso vada avanti nell’iter concorsuale, che i nostri diritti e le nostre famiglie vengano rispettate e non screditate. Lo meritiamo e lo pretendiamo.

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