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Cocer GDF:Far pulire le caserme ai Finanzieri non è dignitoso

Utilizzare i
finanzieri per pulire le caserme sarebbe uno spreco di risorse pubbliche e
lederebbe la dignità dei finanzieri comandati per le pulizie.

E’ questo il contenuto
della delibera   N. O2/54/11° del Consiglio Centrale di
rappresentanza della Guardia di Finanza. Secondo il Co.Ce.R. infatti “rilevanti
e reiterati tagli lineari hanno interessato i   capitoli di spesa
dedicati al funzionamento, determinando l’abbattimento delle risorse destinate
alla pulizia delle caserme” ed  in
funzione dell’art. 28 del D.M. 30 novembre 1991 – Nuovo Regolamento Interno
della Guardia di Finanza: “La pulizia della caserma, ove non sia possibile
affidarla ad imprese secondo le norme in vigore, deve essere eseguita
giornalmente, secondo quanto stabilito nell’orario delle operazioni ….”
; tale articolo, però, sarebbe in netta contrapposizione
con quanto previsto dall’art. 24 del D.P.R. 782/1995 recante “Regolamento di
servizio dell’Amministrazione della pubblica sicurezza”:
Divieto di svolgere compiti non attinenti al
servizio.
Il personale della
Polizia di Stato non può fornire prestazioni lavorative che non siano attinenti
al servizio di istituto. …;”
I delegati del Co.Ce.R precisano che l’ordinamento attribuisce al
personale del ruolo “Appuntati e Finanzieri” della Guardia di Finanza le
qualifiche di Agente di pubblica sicurezza, Agente di polizia giudiziaria e
Agente di polizia tributaria e che lo stesso personale viene retribuito in
relazione a tali qualifiche, ma che, purtroppo, in funzione del Nuovo
Regolamento Interno della Guardia di Finanza per rispondere ai suddetti tagli
lineari e mantenere un adeguato stato di ordine e pulizia delle caserme si
potrebbe, in astratto, ricorrere ad impiegare il personale del Corpo. Una contrapposizione
tra norme, quindi, che il Co.Ce.R. ha chiesto di sanare
al Comandante Generale, modificando il regolamento interno per riconoscere ai
finanziere la stessa dignità dei poliziotti.

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