Carabinieri

CHI È IL GENERALE ANGELOSANTO, NUOVO COMANDANTE DEL ROS DELL’ARMA

Il Generale di Brigata Giuseppe Governale, dopo due anni, lascia il Comando del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS), struttura anticrimine dell’Arma dei Carabinieri.

Sotto la sua guida, il ROS è stato protagonista di importantissime indagini nei diversi settori di intervento, dal contrasto al fenomeno della corruzione a quello alla criminalità organizzata, dalla lotta al terrorismo di matrice confessionale a quella all’eversione interna. Al Generale Governale, nominato Direttore della Direzione Investigativa Antimafia (D.I.A.), succede il Generale di Brigata Pasquale Angelosanto, proveniente dall’incarico di Capo del III Reparto del Comando Generale, ricoperto dal 2015.

Nato nel 1959 a S. Elia Fiumerapido, in provincia di Frosinone, il Generale Angelosanto, dopo aver frequentato l’Accademia Militare di Modena e la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, ha svolto numerosi incarichi in seno al ROS e nei reparti sul territorio, in zone caratterizzate da fenomeni mafiosi. È stato fra l’altro Comandante Provinciale di Reggio Calabria, Vice Comandante del ROS e Comandante del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche.

Al Ros Angelosanto ha comandato la sezione “catturandi”, quella che si occupa di latitanti di grosso calibro, e il Reparto criminalità organizzata di Roma. Successivamente è stato nominano comandante della Sezione anticrimine del Ros della Capitale, occupandosi, fino al 2002, di eversione e terrorismo interno, come le indagini sugli omicidi di Massimo D’Antona e Marco Biagi, uccisi dalle Brigate Rosse, e di criminalità organizzata nel Lazio. Portano la firma dell’alto ufficiale anche le indagini sulle infiltrazioni nel litorale romano della cosca calabrese Ruga-Gallace-Novella.

Angelosanto ha operato anche nell’intelligence interna, dal 2002 al 2007 è stato direttore del Raggruppamento operativo centrale del Sisde (oggi Aisi), sotto la direzione del generale Mario Mori, occupandosi soprattutto di terrorismo interno e internazionale. Poi ancora nel Ros, dal 2007 al 2009, dove con il grado di colonnello, ha comandato il Reparto indagini tecniche.

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