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CARABINIERI: IL TEMPO DEGLI APPELLI E’ FINITO, SE PROROGANO IL BLOCCO STIPENDI ANDREMO TUTTI A ROMA!

Il CO.CE.R.
Carabinieri, già in passato, ha spiegato ai colleghi, che si onora di
rappresentare, tutte le sfaccettature inerente il blocco salariale.

Oggi questo
Consiglio, vuole aggiornarvi sulla situazione economica, la quale risulta
ancora in fase di sviluppo, in ambito di concertazioni tra Governo,
Parlamentari, Stati Maggiori, Comandi Generali 
Rappresentanze Militari e Sindacati delle Forze di Polizia ad
Ordinamento Civile.
Come sapete nel
2010, tramite il Decreto 78, iniziò il blocco stipendiale, il quale comprendeva
la non corresponsione di alcune indennità come l’assegno di funzione (artt. 9
comma 1) che si acquisisce dopo 17, 27 o 33 anni di servizio, e il fermo degli
avanzamenti nel grado (artt. 9 comma 21) 
compreso la Dirigenza, andando a sopprimere emolumenti mensili che
andavano da € 100 (gradi bassi)  a €1000
euro (gradi di vertice).
Il Blocco
economico, all’inizio fissato in tre anni e poi prorogato di un’ altro anno, ha
nel tempo incorporato in se sempre più operatori del Comparto Sicurezza e
Difesa. Oggi per la sola Arma dei Carabinieri vengono penalizzati 9 Carabinieri
su 10, quindi un’estensione pari al 90%.
Vi è da dire in
tale contesto, che negli anni 2011-2012 e 2013, tramite il reperimento di fondi
stanziati da una parte dal Parlamento e dall’altro con fondi che servivano per
il riordino dei ruoli, il fenomeno si è in minima parte attutito, con
l’elargizione dei cosiddetti “Una Tantum”., coprendo il blocco al
100% nel 2011, del 46% nel 2012, e del 16% nel 2013. Per il 2014, anche se
ancora è da determinare, l’Una Tantum si aggira al 6%. Pertanto l’effettivo
ammanco salariale individuale è stato molto sfavorente per gli appartenenti al
Comparto Sicurezza/Difesa, portando un crollo economico al già esiguo
stipendio.
Un pò di speranza
si è percepita sul Documento di Programmazione Economica e Finanziaria ove a
pag. 32, veniva sottolineato una maggiore spesa dello Stato per la cessazione
del Blocco al 31.12.2014.
Ancor oggi, il
Governo non si è pronunciato sull’effettivo mantenimento della norma di cui
sopra, pertanto questo CO.CE.R. Carabinieri, in piena sinergia con il
Comandante Generale dell’Arma, sta 
continuando la sua opera di convincimento sulla parte Governativa, su
tre binari paralleli:-
1. cercare di
reperire risorse per annullare il blocco dal 1 gennaio 2014. Il costo di tale
operazione si aggira a circa 870 mln di euro. Ipotesi difficilmente risolvibile
visto la decrescita dell’Economia Nazionale; 2. cercare di reperire fondi al
fine di togliere il blocco stipendiale già per gli ultimi mesi del 2014. Il
costo di tale operazione, risulta essere con dati certi del Ministero
dell’Economia e Finanze, circa 270 mln di euro. Tali risorse potrebbero essere
prese sia dai 119 mln di euro del riordino delle carriere sia dallo spostamento
dei corsi per Carabiniere. Decisione, quest’ultima (se andasse in porto)  molto sofferta per via dell’ammanco di uomini
che l’Arma oggi accusa in modo pericoloso per via degli ulteriori carichi di
lavoro dovuti agli sbarchi degli Exstracomunitari; 3. cercare di scoraggiare il
Governo a sancire una nuova norma da inserire nella Legge di Stabilità 2015,
(in votazione  presumibilmente a Ottobre
2014), al fine di non avere una proroga del blocco salariale.
In queste settimane
si è cercati di inserire lo sblocco salariale per il 2014 sul provvedimento di
Legge sulla Pubblica Amministrazione. L’operazione non è andata a buon fine.
In questi giorni si
sta tentando una nuova manovra sul Decreto Legge sulla “Sicurezza degli
Stadi”, che verrà esaminato domani 8 agosto dal Consiglio dei Ministri.
Incrociamo le dita
e speriamo che la lettera aperta voluta dal CO.CE.R. Carabinieri e condivisa da
molte sigle Sindacali del Comparto Sicurezza e dai CO.CE.R. Finanza,
Aeronautica e Marina, possa far riflettere il Consiglio dei Ministri e il
Presidente Renzi a non proseguire l’azione denigratoria, punitiva e indecorosa
che il Comparto Sicurezza e Difesa in questi anni ha subito pesantemente.
Nel caso in cui il
blocco verrebbe prorogato anche per il 2015, questo CO.CE.R. organizzerà un
assise generale con i CO.BA.R. e i CO.I.R. d’Italia per non sopperire ancora
una volta, alle assurde norme che vedono gli operatori della Difesa e Sicurezza
penalizzati già dal 1995.
I Delegati del
CO.CE.R. Carabinieri
Rumore, La Fortuna,
Pitzianti,
Benevento, Pinto,
Avveduto,

Mola, Bosi, Rijllo,
Tallini,Serpi.

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