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CARABINIERE SUICIDA, LA PROCURA INDAGA PER ISTIGAZIONE AL SUICIDIO

Resta l’interrogativo sul motivo. La procura di Roma, per accertarlo, ha
aperto un fascicolo per il reato di istigazione al suicidio. Una prassi
in casi analoghi. Il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e l’aggiunto
Mario Dovinola hanno disposto l’autopsia sulla salma, che è stata eseguita ieri
al Gemelli. Il medico legale incaricato, a stretto giro, dovrà anche
ricostruire la dinamica del colpo.

Per i colleghi più intimi e per i familiari il suicidio di Luis, per gli amici
«Lu», è sembrato un mistero. Eppure è stato proprio il militare, poco prima di
afferrare la pistola di ordinanza, a postare sul profilo facebook, anche se in
maniera confusa, il perché della sua decisione. «Lavoro per i servizi segreti
italiani e internazionali. Mi resta poco da vivere, so già che stanno arrivando
per chiudere la mia bocca per sempre». Circostanza, questa, subito smentita
dagli investigatori.
Il giovane
carabiniere non sarebbe stato uno 007.

Probabilmente il militare, nato in Sudamerica e adottato all’età di tre anni da
una famiglia della provincia di Terni, è precipitato all’improvviso in uno
stato di sofferenza psichica, come testimonierebbe la confusa telefonata fatta
al 112, il centralino dell’Arma, poco prima di prendere la pistola d’ordinanza
e uccidersi nella sua stanza.
E’ stato lo stesso centralinista a dare l’allarme. I colleghi del
carabiniere si sono precipitati nel suo alloggio, ma hanno trovato la porta
chiusa. Adesso gli inquirenti vogliono accertare se fosse sbarrata dall’interno
o meno.

LE TESTIMONIANZE

Nella caserma dei carabinieri di Tor di Quinto, che ospita il Comando
unità mobili, il quarto Reggimento a cavallo e il Racis, martedì sera, una
volta scattato l’allarme, sono arrivati i colleghi del Nucleo investigativo,
incaricati dell’indagine. Luis Miguel, studente di psicologia, aveva due
passioni: i viaggi e la divisa. «Indossare una divisa, rispettarla, è una cosa
strana da spiegare, forse è vero, ti nobilita… Ogni giorno lotti per un’ideale,
per un qualcosa che sai essere irreale, ma non per te», scriveva su facebook.
Gli amici del web ora gli hanno dedicato una pagina «Luis Miguel Chiasso
forever», ricordando una sua frase: «Ti Amo mondo come Amo me stesso. Sono
felice».

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